Aleix Espargaro, un campione sottovalutato?
Re indiscusso delle CRT, Espargaro sr. sembra scontare due peccati originali: la nazionalità e un fratello ingombrante. Ma a 24 anni non è certo troppo tardi per fare ricredere gli scettici
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Come Jack Findlay?
Deve essere dura essere, con una costanza quasi disarmante, il "primo degli altri". Chiedere a Jack Findlay per credere: l'australiano ha impiegato 21 stagioni iridate, dal 1958 al 1978, per passare alla storia come il privato più veloce di sempre. Va da sé che il motociclismo in cui correva condivideva con quello attuale solo il nome, ma le cifre restano: secondo nel Mondiale 500 nel 1968, vincitore di 3 Gran Premi iridati e 25 volte sul podio su 163 partecipazioni non sono certo cosa di poco conto. Specie se si vive nell'epoca degli Agostini, degli Hailwood, dei Read e di altri campioni.Catalano DOC
Aleix Espargaro sembra oggi l'erede spirituale di Jack Findlay: i suoi rivali si chiamano Marc Marquez, Dani Pedrosa, Jorge Lorenzo e Valentino Rossi, per tacere di Cal Crutchlow: tutti su moto ufficiale tranne l'inglese, che almeno dispone di una MotoGP competitiva. Ecco, il buon Alex da Granollers (Catalogna) non è un campionissimo. Ma qualche campione riesce a metterselo alle spalle lo stesso, guidando una CRT: un punto a suo favore non da poco, visto che il suo compagno di squadra - il francese Randy De Puniet, regolarmente bastonato in questo 2013 e nella parte finale del 2012 - è in MotoGP da anni e, in carriera, si è costruito la fama di pilota solido e veloce, pur se non ha mai vinto un Gran Premio.Lo spagnolo di troppo?
Aleix ha assaggiato la MotoGP nel 2009 dopo un apprendistato non esaltante nelle classi minori: di passaggio per sostituire Mika Kallio al team Pramac Ducati, ha continuato nel 2010 sulla stessa moto, per poi ritornare in Moto 2 nel 2011. Qui, mentre il fratellino Pol faceva parlare di sé in Moto 3, Espargaro senior conquistava, quasi inosservato, il primo podio in carriera a casa propria, nel Gran Premio di Catalogna. Lo scorso anno, il ritorno in MotoGP su una ART GP12, alla fine risultata la più competitiva delle CRT: dodicesimo assoluto con 74 punti, primo delle "quasi MotoGP" e un ulteriore passo avanti. Il 2013 è l'anno in cui il nome di Aleix Espargaro inizia finalmente a farsi conoscere: le TV lo inquadrano mentre dà battaglia, e qualche volta sopravanza, alcune moto ufficiali. Al Sachsenring, la sua ART vola fino al quinto tempo in qualifica, e in gara il ritardo dal primo è di 30". Tutto bene? Non proprio. Perché il primo è uno spagnolo più fotogenico, rampante e talentuoso: Marc Marquez. E perché l'anno prossimo Aleix rischia di essere il più lento nel derby in famiglia: Pol sarà infatti sulla Yamaha Tech3. Una MotoGP pressoché ufficiale, un destino da quasi predestinato. Dura la vita dei Jack Findlay dei tempi moderni!Aggiungi un commento