Africa Eco Race: Cerutti, buona la prima
Il pilota Aprilia si è imposto nella tappa inaugurale, Botturi è arrivato secondo con 1'47" di ritardo, terzo Tarres, vittima di una caduta senza conseguenze. Il Bottu: "Prova difficile, tanta navigazione e un terreno duro". Cerutti: "È andato tutto bene"
Doveva essere sfida tra Alessandro Botturi e Jacopo Cerutti e così è stato, almeno nella prima tappa dell'Africa Eco Race 2024. Il portacolori di Aprilia ha vinto la prima speciale, con un vantaggio di 1'47” sul due volte campione della gara africana. Terzo Pol Tarres: lo spagnolo ha patito una caduta a bassa velocità, e ha chiuso con 1'50” di ritardo dal leader.
Una prova insidiosa
La prima tappa da Nador a Boudnib presentava una lunghezza di 597 chilometri: meno del solito, ma con una speciale più lunga del consueto, ben 173 chilometri, che ha impegnato i concorrenti per un paio d'ore. Niente male come inizio per riprendere confidenza con velocità e navigazione. Il campo di gara è stato disegnato molto a nord, con temperature basse, dovute alla latitudine e alla natura "montagnina" del luogo. Nonostante i concorrenti abbiamo superato la prima catena montuosa in trasferimento, si sono trovati a disputare la speciale ancora su un terreno molto duro, dal fondo di roccia e con tanta navigazione a determinare lo sviluppo della ps.
È subito sfida
Un po' tutti i pronostici davano la gara in bilico tra Botturi e Cerutti e così è stato. I due hanno fatto praticamente il vuoto, se si considera che il quarto in classifica ha pagato quasi 9 minuti al primo. Tarres ha accusato una caduta “stupida, andavo piano, sono quelle cose che capitano quando perdi confidenza”. Per Botturi “la prova era molto difficile: navigazione complicata, ho commesso un paio di errori, e poi il fondo era molto duro, ma comunque il feeling è buono”. Cerutti ha la faccia di chi ha fatto bene i compiti a casa: “Prova dura, difficile, ma sono contento di essere qua, abbiamo iniziato bene”.
Domani tappa da Boudnib a Mhamid, 424 chilometri con 382 di speciale e tutti i fondi possibili: dalla sabbia, alla roccia, dalle dune alle piste veloci.
La classifica
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Jacopo Cerutti (Aprilia) 1h 54' 09”
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Alessandro Botturi (Yamaha) +1'47”
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Pol Tarres (Yamaha) +1'50”
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Guillame Borne (Husqvarna) + 8'56”
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Alexandre Vaudan (KTM) +11'00”
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Attilio Fert (KTM) +11'10”
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Giovanni Gritti (Honda) +11'17”
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Juan Pedrero (Harley-Davidson) +12'51”
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Andrea Gava (Beta) +13'13”
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Nicola Quinto (Husqvarna) +15'04”