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Africa Eco Race, annullata la 13esima edizione

Jean-Louis Schlesser ha dovuto prendere una difficile decisione oggi, per non trovarsi con problemi più grossi all'ultimo momento: "Il rischio sarebbe stato troppo grande, le conseguenze economiche pesanti". Le iscrizioni stavano andando bene, con oltre 60 moto registrate. Per i partecipanti ci sarà il rimborso delle quote versate o lo spostamento dell'iscrizione sul 2022
A marzo dello scorso anno si sperava che le tempistiche della pandemia di Covid avrebbero risparmiato i rally africani. Gennaio sembrava lontano e – pur nell'incertezza- gli organizzatori delle  grandi maratone come Dakar e Africa Eco Race hanno iniziato a programmare l'edizione 2021.
L'AER ha prima confermato un tracciato attraverso Marocco, Mauritania e Senegal che sarebbe dovuto risultare una sorta del “meglio di” delle passate edizioni. Poi Jean-Louis Schlesser ha ridotto la gara a un anello con partenza e arrivo su Dakar, e infine oggi è arrivata la comunicazione che la 13esima edizione del rally è stata annullata.

Una decisione inevitabile
“Nonostante tutti gli sforzi del nostro team – ha spiegato in una nota il due volte vincitore della Paris-Dakar-, non possiamo che prendere atto del fatto che ci sono eventi che sono al di fuori della nostra capacità di controllo. Una cancellazione all'ultimo minuto non sarebbe stata un'opzione percorribile e avrebbe causato un danno economico enorme. Secondo quanto già indicato in precedenza, le quote delle iscrizioni già versate saranno restituite o spostate sulla prossima edizione, a discrezione dei team”.

Numeri importanti
È un vero peccato perché le registrazioni all'Africa Eco Race 2021 erano arrivate in buon numero: 62 moto, 42 tra auto e SSV, 13 camion per una carovana stimata di oltre 600 persone. Tra gli italiani avevano dato la propria adesione Paolo Lucci e Jacopo Cerutti, tra gli internazionali l'inossidabile Pal Anders Ullevalseter e il britannico Lyndon Poskitt con il suo team.

Uno scenario incompatibile con la gara
Nelle ultime settimane a ogni modo era aumentato il pessimismo sulla possibilità di disputare la 13esima edizione: sebbene le ricognizioni si fossero concluse secondo programma e la situazione in Africa sia tuttora sotto controllo, in questo momento sono gli spostamenti internazionali la grande incognita. Il rischio di ritrovarsi con i mezzi bloccati in porto, piuttosto che con gli equipaggi impossibilitati a rientrare o addirittura partire, era concreto, per non parlare dei rischi sanitari di gestire una gara in pandemia. Se le norme di distanziamento di fatto non sarebbero state difficili da rispettare una volta sbarcati, diverso sarebbe stato per l'osservazione dello standard di condizioni igieniche particolari, come quelle richieste a una gara nel deserto in piena pandemia di coronavirus.
Tutto rimandato perciò alla 14esima edizione: con una punta di scaramanzia, il 13 di questo 2021 finisce direttamente in soffitta, l'appuntamento è per il 2022.
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