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Africa Eco Race 2019 2° tappa: Botturi controlla Ullevalseter

La seconda tappa dell'Africa Eco Race 2019 è stata vinta dal norvegese Ullevalseter su KTM, ma Alessandro Botturi su Yamaha ha saputo amministrare bene la giornata. Agazzi terzo nello stage e nella generale. Oggi la terza tappa: fondo insidioso da Foum Zguid ad Assa
Un'altra giornata in Marocco
Com'era prevedibile dopo la prima tappa dell'Africa Eco Race 2019, il testa a testa tra Botturi e Ullevalseter è proseguito anche ieri: il pilota Yamaha ha dovuto controllare la reazione del norvegese, che ha tentato di limare il gap nella La Momie-Foum Zguid. Missione compiuta per il bresciano: partito per primo nella seconda speciale, il “Bottu” si è portato dietro per 80 chilometri il pilota KTM, che a quel punto è passato in testa. Il leader della classifica non ha comunque faticato troppo a controllare la gara del rivale, pagando infine 1'40” di ritardo al bivacco: “Ho condotto la prima parte della speciale, poi siamo andati via insieme praticamente fino al traguardo. Domani (oggi, ndr) partirà davanti lui e penso che per un po' sarà un tira e molla di questo tipo”.
La giornata ha regalato una varietà di paesaggi incredibile: montagne aride e vallate da film western, ma per i concorrenti si è aggiunta anche parecchia sabbia, con erg di dune alte fino a 30 metri. Qualcuno ha gradito, qualcuno meno. Terzo in classifica di tappa si è piazzato Simone Agazzi, che ha pagato 17 minuti a Ullevalseter ma ha recuperato tre posizioni nella generale, riuscendo così a salire sul gradino (virtuale) più basso del podio: “Sono davvero contento – ha affermato il pilota Honda. È stata una speciale bella. C'erano cross enduro, navigazione: un po' di tutto. Sembrava una tappa da vera Dakar”.
A completare la buona giornata degli italiani anche la prova di Domenico Cipollone, che dopo un primo giorno da protagonista si è confermato: settimo al bivacco e stessa posizione anche nella generale, dove scala di un gradino la classifica: “Oggi è stato davvero difficile, in questa tappa c'era un po' tutto ma sono contento di come sono riuscito a guidare”.
Giornata difficile invece per Paolo Caprioni, che ha sofferto le dune e vecchi problemi fisici che si sono riacutizzati: è arrivato a fine tappa stringendo i denti, con parecchio dolore alla mano destra, ma salvando un più che onorevole quattordicesimo posto nella generale.
Ullevalseter a parte, tra gli stranieri lo slovacco Martin Benko ha fatto quarto di tappa, guadagnando la stessa posizione anche nel totale di gara a danno di Jensen. Buon recupero anche per Francisco Arredondo, passato da 36º a 19º: il guatemalteco è comunque attardato di oltre due ore e quaranta minuti.
Oggi si prosegue con la terza tappa, che parte direttamente dal bivacco: oltre a un quarto d'ora di sonno in più, il programma prevede 415 chilometri di cui 400 di speciale, su un fondo più duro di ieri. Questo terreno metterà alla prova la resistenza di piloti e pneumatici. Chi conosce il percorso garantisce che sarà meglio non strafare: la gara è ancora lunga ma si potrebbe già compromettere in parte la classifica.

Ph. Alessio Corradini
 
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