AER, Cerutti pronto per la settimana decisiva: "Contento di andare in Mauritania"
Il campione in carica ha un margine di appena 1'30" su Botturi, ma al netto degli inconvenienti ha sempre gestito bene la gara. Il rivale: "Mi lascio alle spalle una settimana difficile"
La prima settimana di gara dell'Africa Eco Race è andata in soffitta con la vittoria a sorpresa di Nicolas Charlier nella quinta tappa e il primo posto di Jacopo Cerutti nella generale. Il pilota Aprilia conta 1'30” di vantaggio su Alessandro Botturi e la lotta per la vittoria è affare loro, sempre che l'imponderabile non ci metta lo zampino, cosa tra l'altro più che possibile in un rally.
Inconvenienti africani
L'ultimo stage prima del giorno di riposo d'altronde può essere preso proprio come esempio di tutto quello che può andare oltre il prevedibile: Jacopo Cerutti ha accusato un guasto al sistema Stella (appena tre chilometri dopo l'avvio della speciale) e ha dovuto rincorrere Botturi fino a metà prova, quando la situazione si è complicata ulteriormente. Il pilota Yamaha infatti aveva commesso un errore di navigazione ed era finito a spasso tra le dune. Alla fine si è portato dietro il campione in carica e Pal Anders Ullevalseter. I tre hanno perso più di tre quarti d'ora per ritrovare la rotta e bravo è stato Nicolas Charlier ad approfittarne, scegliendo la traccia in autonomia e vincendo la speciale, dopo che anche Marco Menichini ha alzato bandiera bianca, tradito dalla pompa della benzina della sua Aprilia. In seconda e terza piazza di giornata hanno chiuso Francesco Montanari (Aprilia) e Massimiliano Guerrini (Husqvarna).
La settimana decisiva
Il bilancio per l'Italia in questa prima settimana di gara (foto Rally Cool) è strepitoso: tre dei nostri portacolori sono davanti a tutti e due moto su tre vengono da Noale. Meglio persino dell'anno scorso, quando Cerutti era braccato dalle Yamaha di Botturi e Tarres.
Il campione in carica sembra anche più in controllo rispetto al 2024: “Sono contento di andare in Mauritania. Magari saranno speciali lunghe e difficili, ma lo saranno per tutti. Sabbia e dune mi piacciono”. Dall'altra parte del ring siede Botturi, un po' suonato da una settimana che lo ha visto lottare contro l'influenza, anche se la situazione è in via di risoluzione. “Finalmente posso tirare un po' il fiato dopo quattro-cinque giorni con la febbre. Dalla seconda settimana non mi aspetto niente in particolare: non devo dimostrare niente, devo solo provare ad approfittare delle giuste occasioni. Peccato per Tarres: mi manca molto e l'anno scorso era stato un bell'aiuto in Mauritania”.
Se la vittoria sembra un gioco a due, il terzo posto è più aperto: Montanari, Ullevalseter, Borne e Charlier sono tutti in gioco, anche se il pilota Aprilia ha il vantaggio della moto migliore, oltre che della classifica. Staccato di un'ora e 22 minuti dal compagno di squadra, vede i tre inseguitori compresi in meno di mezz'ora, ma mostra fiducia. “Devo solo pensare a continuare così, provando a limitare gli errori e a spingere quando possibile. La gara è ancora lunga”.
Il programma
Il rally ricomincia domani con la sesta tappa da Dakhla a Benichab, che prevede un trasferimento molto lungo. La carovana dovrà prima di tutto espletare le formalità alla dogana, quindi ci sarà il via della prova speciale di 172 chilometri, interamente su sabbia. Il totale della tappa ne indica 703 e sarà solo l'inizio di una settimana molto dura.