200 Miglia di Imola, due stelle per Yamaha
Per la quarta edizione della 200 Miglia Imola Revival, Yamaha ha portato in pista due assi: Giacomo Agostini e Luca Cadalora. Ai due fuoriclasse è stata affidata anche la M1 di Rossi
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Con Cadalora, diciotto titoli iridati in due
La quarta edizione della 200 Miglia di Imola Revival, andata in scena questo fine settimana presso l’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola, ha visto una "strana coppia" ai box Yamaha: Giacomo Agostini, vincitore di quindici titoli iridati e primo pilota italiano a conquistare la 200 Miglia di Imola nel 1974, e Luca Cadalora, tre volte iridato (125 e 250) che negli anni Novanta era uno dei pochi a dare filo da torcere ai fuoriclasse americani nella 500. Le due star sono stati ospiti d’onore di Yamaha, partner ufficiale dell’evento da tre anni.
Tanti campioni per Yamaha
Oltre ai fuoriclasse italiani, a fare gli onori di casa Yamaha c'era altri grandi campioni che hanno legato parte della propria carriera alla Casa di Iwata: il sette volte Campione del mondo Phil Read, il venezuelano Carlos Lavado (ormai romagnolo d'adozione), due volte vittorioso nel Mondiale 250, e Fabrizio Pirovano, trai più forti interpreti della Superbike "prima maniera" e iridato Supersport poi.
Due italiani sulla M1
Ago e Cadalora hanno scaldato il pubblico della 200 Miglia girando prima in coppia e poi separatamente. Agostini ha portato in pista la Yamaha YZR-500 Campione del Mondo 1986 con lo statunitense Eddie Lawson (appartenente alla collezione del Team Radiant) e Cadalora la TZM-250 numero 5 con cui disputò il Mondiale nel 1990. Passerella finale per entrambi sulla Yamaha YZR-M1 MotoGP del team Yamaha Factory Racing, con la livrea 50th Anniversary e le tabelle 1Ago + 3Luca. Agostini e Cadalora hanno poi partecipato a un'iniziativa benefica promossa dal collezionista Yamaha Pierluigi Poggi, che ha donato un Yamaha TZ-250 del 1998, autografata dai due campioni, all'Associazione “La Nostra Famiglia” di Bosisio Parini (LC), attualmente impegnata nel progetto “Ospedale Amico”. La moto sarà battuta all'asta per raccogliere fondi da destinare alle iniziative dell'associazione.
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