Salta al contenuto principale

Yamaha, vendita moto cresciuta del 12,4%

Yamaha chiude il 2017 con un aumento complessivo delle vendite pari a 12.5 miliardi di dollari. Se riferito alle sole due ruote, il numero passa a 7,9 miliardi, traducibile in un +12,4% rispetto all’anno precedente. Complessivamente, il numero di moto vendute da Yamaha nel 2017 ha sfiorato i 5,4 milioni: è il più alto dal 2011
Aumenti vendite Yamaha
Yamaha ha chiuso l’anno con un totale delle vendite pari a 1.670 bilioni di yen, equivalenti a circa 12,5 miliardi di euro. Numeri che, se tradotti in percentuale e confrontati a quelli dello scorso anno, fanno segnare una crescita dell’11,1%. I dati, va sottolineato, si riferiscono all’intera Yamaha Motor, comprensiva quindi di due ruote, robotica, motori marini e motori industriali. L’incremento s’è reso possibile da una parte grazie al deprezzamento dello yen e, dall’altra, grazie all’aumento delle vendite di motocicli in Asia e di robot e motori per barche negli USA.
Guardando infatti al solo comparto moto, il totale delle vendite registrato da Yamaha nel corso del 2017 ammonta a 1.045 bilioni di yen, equivalenti a circa 7,9 miliardi di euro, traducibile in un + 12,4% rispetto ai numeri dell’anno precedente. Se riferito alle sole due ruote, l’aumento delle vendite ha interessato in particolare i paesi asiatici in via di sviluppo, come Filippine, Thailandia, Taiwan e Vietnam. Complessivamente, il numero totale delle moto vendute dalla Casa di Iwata nel 2017 ha toccato quota 5,4 milioni di unità, il numero più alto registrato dal 2011. Esistono, ovviamente, importanti differenze da paese a paese: in Europa, per esempio, a fronte di un calo numerico delle vendite - 199.000 nel 2017 - , il fatturato è comunque cresciuto dell’8%  grazie a modelli di maggior valore e cilindrata. In leggera flessione anche il valore delle vendite in Nord America (398 milioni di euro) e in Giappone (347 milioni), mentre il paese numero uno è l’Indonesia con addirittura 1.349.000 unità vendute, corrispondenti a 2,22 miliardi di euro (cioè, rispetto all’Europa, 7 volte il numero delle vendite ma solo 2 quello degli incassi). 
Ma, oltre agli incassi, sono cresciuti anche i proventi operativi: questo grazie all'incremento delle vendite di prodotti di fascia di prezzo più elevata da una parte e alla riduzione dei costi nelle zone emergenti, come Brasile e paesi asiatici dall’altra.
La sfida, dunque, starebbe nella “riconquista” dei mercati già sviluppati, dove, al contrario,  le vendite risultano essere ancora  stagnanti:  Nei mercati sviluppati – spiega Yamaha con una nota - sarà creata una nuova domanda sia grazie al lancio di prodotti che dimostrano il carattere distintivo del marchio, sia attraverso efficaci azioni di marketing”.
Leggi altro su:
Aggiungi un commento