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Vista Red: fino a prova contraria, la multa è valida

Per appellarsi a un difetto d’istallazione o di funzionamento del vista red, il trasgressore deve saperlo e poterlo concretamente dimostrare. Lo ribadisce una recente sentenza della Cassazione che assolve il Comune di Sassuola, in provincia di Biella, sollevando così l’amministrazione da ogni onere di controllo su apparecchiature e rilevatori 
La sentenza
Se fotografati dal “vista red” del semaforo mentre si passa col rosso, non c’è scampo, o quasi: la multa va pagata. Niente possibilità di appellarsi ad apparecchiature non in regola o manutenzionate in maniera erronea, a patto di non poterlo concretamente dimostrare. La recente sentenza (n. 11574/2017)  emessa dalla Seconda sezione civile della Corte di Cassazione ha infatti stabilito che “non grava sull'amministrazione alcun onere di provare che siano state poste particolari cautele nell'installazione degli apparecchi posizionati ai semafori per la rilevazione del passaggio con il rosso, ne revisioni o verifiche, in quanto ciò non è prescritto dalla normativa. Spetta al trasgressore, invece, provare errori o malfunzionamenti e smentire così le immagini che mostrano l'infrazione e il verbale di collaudo stilato al momento del montaggio dell’apparecchio”.
La sentenza si riferisce al Comune biellese di Sassuola, contestato per il funzionamento dei rilevatori e  accusato di manomissioni e irregolarità in modo tale da indurre in inganno i guidatori, facendo risultare come trasgressori anche coloro che di fatto non erano passati con il rosso.
Circostanze che però - ha affermato la Cassazione - non erano state provate e, quindi, non potevano in alcun modo essere prese in considerazione. Sta al trasgressore, infatti, il compito di dimostrare in maniera concreta il presunto difetto di costruzione, installazione o funzionalità dello strumento stesso: “né il codice della strada né il relativo regolamento di esecuzione prevedono che il verbale di accertamento dell'infrazione debba contenere, a pena di nullità, l'attestazione che la funzionalità del singolo apparecchio impiegato sia stata sottoposta a controllo preventivo e costante durante l’uso”.
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