Violenza stradale, italiani sempre più “rissosi”
Secondo una recente ricerca, sono in costante aumento i reati di violenza stradale. Nella prima metà del 2014 si contano già 76 casi di rilievo, con 5 morti e ben 16 feriti gravi. I motivi delle risse? Tra i più disparati: precedenze non date, sorpassi azzardati, parcheggi “contesi”...
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Troppa rabbia sulle nostre strade
Le cosiddette “risse stradali” sono un fenomeno presente da sempre sulle nostre strade. Perdere i nervi quando si è alla guida è qualcosa di molto meno raro di quel che si pensi ma se fino a qualche anno fa i casi gravi erano una rarità e i "rissosi" si limitavano a qualche “gestaccio” dal finestrino (nella foto il mitico Vittorio Gassman ne “Il Sorpasso” di Dino Risi), oggi sembra che i frequentatori delle nostre strade siano diventati ben più violenti. Una recente statistica infatti ha evidenziato che nei primi mesi del 2014 i casi gravi di rissa stradale sono stati ben 76, con 5 vittime e 16 feriti gravi. Il numero di morti è quello che spaventa di più visto che in soli 6 mesi siamo risuciti a raggiungere il numero totale del 2013. Entrando nel dettaglio un dato parecchio interessante riguarda quello della fascia oraria delle aggressioni: l’88% avviene di giorno, su 76 episodi totali, infatti, solo 9 sono stati commessi di notte. Ai 5 deceduti, da gennaio a giugno, vanno aggiunte 90 persone che sono rimaste ferite in seguito ad aggressioni stradali, di cui 16 che hanno riportato lesioni gravi. Nel 43% dei casi, ovvero in 33 episodi su 76, l’aggressore ha utilizzato qualche arma: 21 volte si sono aiutati con oggetti di uso comune come bastoni, ombrelli, cacciavite e bottiglie di vetro, mentre 12 volte, il rissoso di turno, ha sfoderato armi bianche (oltre ai coltelli, nell’inventario c’è pure una sciabola) e addirittura una pistola. I motivi, ovviamente sono quelli tipici delle diatribe in strada: un parcheggio conteso, una precedenza non data e un sorpasso azzardato. Quasi totalmente “autoctona” l’origine dei protagonisti: la maggior parte delle aggressioni è avvenuta tra italiani, solo nel 26,3% dei casi, ovvero 20 episodi, uno dei due aggressori coinvolti era di nazionalità diversa.
Le cosiddette “risse stradali” sono un fenomeno presente da sempre sulle nostre strade. Perdere i nervi quando si è alla guida è qualcosa di molto meno raro di quel che si pensi ma se fino a qualche anno fa i casi gravi erano una rarità e i "rissosi" si limitavano a qualche “gestaccio” dal finestrino (nella foto il mitico Vittorio Gassman ne “Il Sorpasso” di Dino Risi), oggi sembra che i frequentatori delle nostre strade siano diventati ben più violenti. Una recente statistica infatti ha evidenziato che nei primi mesi del 2014 i casi gravi di rissa stradale sono stati ben 76, con 5 vittime e 16 feriti gravi. Il numero di morti è quello che spaventa di più visto che in soli 6 mesi siamo risuciti a raggiungere il numero totale del 2013. Entrando nel dettaglio un dato parecchio interessante riguarda quello della fascia oraria delle aggressioni: l’88% avviene di giorno, su 76 episodi totali, infatti, solo 9 sono stati commessi di notte. Ai 5 deceduti, da gennaio a giugno, vanno aggiunte 90 persone che sono rimaste ferite in seguito ad aggressioni stradali, di cui 16 che hanno riportato lesioni gravi. Nel 43% dei casi, ovvero in 33 episodi su 76, l’aggressore ha utilizzato qualche arma: 21 volte si sono aiutati con oggetti di uso comune come bastoni, ombrelli, cacciavite e bottiglie di vetro, mentre 12 volte, il rissoso di turno, ha sfoderato armi bianche (oltre ai coltelli, nell’inventario c’è pure una sciabola) e addirittura una pistola. I motivi, ovviamente sono quelli tipici delle diatribe in strada: un parcheggio conteso, una precedenza non data e un sorpasso azzardato. Quasi totalmente “autoctona” l’origine dei protagonisti: la maggior parte delle aggressioni è avvenuta tra italiani, solo nel 26,3% dei casi, ovvero 20 episodi, uno dei due aggressori coinvolti era di nazionalità diversa.
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