Video rissa suv-bikers americani a New York: spunta poliziotto sotto copertura tra i motociclisti
Nel video inseguimento con rissa tra un suv e dei bikers americani a new york, spunta nel gruppo dei motociclisti anche un poliziotto sotto copertura. Intanto, la famiglia di Edwin Mieses, l’uomo ferito gravemente dal Suv, ha ingaggiato un avvocato e promette battaglia
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Notizie dalla rete
Nuovi risvolti
La polizia di New York ha finalmente preso i due biker colpevoli di aver massacrato un ragazzo di di 33 anni durante un raduno per le strade della Grande Mela. Il fatto, filmato e postato in rete da uno dei biker presenti (QUI il link), è di quelli che fa discutere. Questa la ricostruzione definitiva fatta dalla polizia: durante un raduno di biker nei dintorni di Manhattan, Alexien Lien, cittadino americano a bordo di un Range Rover, è venuto in contatto con uno dei motociclisti presenti facendolo cadere (per lui nessuna conseguenza). Subito dopo un gruppo di biker ha circondato la macchina di Lien (che a bordo aveva anche moglie e figlia) cercando di farlo scendere dall’auto per ottenere vendetta. Lien, spaventato, ha cercato di fuggire e nel farlo ha travolto uno dei biker presenti ferendolo gravemente (il ragazzo è in ospedale e probabilmente rimarrà paralizzato). La fuga di Lien, durata qualche minuto è terminata a causa di un ingorgo. Lì, due biker hanno distrutto a colpi di casco i vetri della macchina e picchiato selvaggiamente l’autista. Dopo una settimana di indagini i due aggressori, Robert Sims e Reginald Chance, sono stati consegnati alla giustizia e la polizia sta visionando i filmati esistenti per cercare di scoprire se ci sono altri biker coinvolti. Ora però, la situazione si è complicata ulteriormente perché si è venuto a sapere che tra i biker presenti c’erano almeno 5 poliziotti fuori servizio e un “super agente” sotto copertura. Secondo quanto diramato dalle autorità il poliziotto infiltrato non si è esposto per evitare di “bruciare” la sua copertura ma potrebbe lo stesso essere a rischio nel caso qualcuno della banda abbia qualche sospetto. L’altra grande vittima di questo caso è Edwin Mieses, rapper di 28 anni che, che nel tentativo di accerchiamento del suv e successiva fuga di quest’ultimo, è stato travolto e investito riportando danni gravissimi agli organi interni e alla spina dorsale. Ora è in coma e per lui si parla di una paralisi permanente. La famiglia di Mieses ha ingaggiato un avvocato in previsione di un processo penale. In pratica, Mieses, considerato dalle autorità un delinquente abituale la cui patente è sospesa fino al 2017 (è stato anche recentemente arrestato per guida senza patente), sembra fosse l’unico del gruppo a cercare di calmare gli animi e convincere i suoi compagni a lasciar perdere Lien e la sua famiglia. Purtroppo per lui, le cose non sono andate così e ora la sua famiglia vorrebbe far valere le proprie ragioni.
La polizia di New York ha finalmente preso i due biker colpevoli di aver massacrato un ragazzo di di 33 anni durante un raduno per le strade della Grande Mela. Il fatto, filmato e postato in rete da uno dei biker presenti (QUI il link), è di quelli che fa discutere. Questa la ricostruzione definitiva fatta dalla polizia: durante un raduno di biker nei dintorni di Manhattan, Alexien Lien, cittadino americano a bordo di un Range Rover, è venuto in contatto con uno dei motociclisti presenti facendolo cadere (per lui nessuna conseguenza). Subito dopo un gruppo di biker ha circondato la macchina di Lien (che a bordo aveva anche moglie e figlia) cercando di farlo scendere dall’auto per ottenere vendetta. Lien, spaventato, ha cercato di fuggire e nel farlo ha travolto uno dei biker presenti ferendolo gravemente (il ragazzo è in ospedale e probabilmente rimarrà paralizzato). La fuga di Lien, durata qualche minuto è terminata a causa di un ingorgo. Lì, due biker hanno distrutto a colpi di casco i vetri della macchina e picchiato selvaggiamente l’autista. Dopo una settimana di indagini i due aggressori, Robert Sims e Reginald Chance, sono stati consegnati alla giustizia e la polizia sta visionando i filmati esistenti per cercare di scoprire se ci sono altri biker coinvolti. Ora però, la situazione si è complicata ulteriormente perché si è venuto a sapere che tra i biker presenti c’erano almeno 5 poliziotti fuori servizio e un “super agente” sotto copertura. Secondo quanto diramato dalle autorità il poliziotto infiltrato non si è esposto per evitare di “bruciare” la sua copertura ma potrebbe lo stesso essere a rischio nel caso qualcuno della banda abbia qualche sospetto. L’altra grande vittima di questo caso è Edwin Mieses, rapper di 28 anni che, che nel tentativo di accerchiamento del suv e successiva fuga di quest’ultimo, è stato travolto e investito riportando danni gravissimi agli organi interni e alla spina dorsale. Ora è in coma e per lui si parla di una paralisi permanente. La famiglia di Mieses ha ingaggiato un avvocato in previsione di un processo penale. In pratica, Mieses, considerato dalle autorità un delinquente abituale la cui patente è sospesa fino al 2017 (è stato anche recentemente arrestato per guida senza patente), sembra fosse l’unico del gruppo a cercare di calmare gli animi e convincere i suoi compagni a lasciar perdere Lien e la sua famiglia. Purtroppo per lui, le cose non sono andate così e ora la sua famiglia vorrebbe far valere le proprie ragioni.
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