Veterani in moto, una bella iniziativa di Indian
Indian Motorcycle ha nuovamente unito le forze con il “Veterans Charity Ride to Sturgis”, un’avventura di nove giorni che fornisce ai veterani ll'aiuto della moto terapia come modo per decomprimere dalle sfide del loro dopoguerra.
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Ritorno alla vita
Venti veterani meritevoli e loro mentori si uniranno per il Veterans Charity Ride to Sturgis di quest’anno. Inoltre, gli organizzatori stanno offrendo a due eroi dell’11 Settembre, votati dalla gente, la possibilità di partecipare alla corsa tramite il programma Hero’s Ride of a Lifetime.
Partendo da Los Angeles il 28 luglio su moto Indian, trikes e sidecar Champion, il viaggio offrirà ai veterani l'opportunità di affrontare meglio le loro sfide del dopoguerra, fuori, sulla strada aperta.
Guidando attraverso le strade più panoramiche della zona occidentale degli Stati Uniti, i veterani non solo sperimenteranno la vita all'aria aperta e la bellezza che il loro paese può mostrare, ma durante le soste incontreranno altri veterani, la gente e saranno protagonisti di le tante iniziative collegate a quella principale.
L'arrivo a Sturgis è previsto per il 5 agosto: al gruppo sarà tributato uno speciale benvenuto prima di prendere parte a una settimana di attività che consoliderà ulteriormente il legame formatosi durante il viaggio.
Il Veterans Charity Ride to Sturgis è stato concepito e sviluppato dal veterano paracadutista Dave Frey e dal vincitore di un Emmy, Robert Manciero di Full Vision Productions, sfruttando gli effetti terapeutici di andare in moto per creare l'avventura di una vita per i veterani feriti.
“Indian Motorcycle è stato un fiero sostenitore delle Forze Armate partendo dal suo ruolo di fornitore militare durante la prima guerra mondiale”, ha detto Reid Wilson, direttore marketing di Indian Motorcycle. “E 'un onore offrire ai nostri veterani militari, tramite il nostro rapporto con il Veterans Charity, questo viaggio a Sturgis e l'incredibile esperienza annessa”.
La moto terapia comunque non è invenzione degli yankee, anche in Italia di bei gesti con le moto vengono fatti, basti pensare all’attività di Vanni Odera. Certo, dovrebbero andare più spesso sotto i riflettori.
Venti veterani meritevoli e loro mentori si uniranno per il Veterans Charity Ride to Sturgis di quest’anno. Inoltre, gli organizzatori stanno offrendo a due eroi dell’11 Settembre, votati dalla gente, la possibilità di partecipare alla corsa tramite il programma Hero’s Ride of a Lifetime.
Partendo da Los Angeles il 28 luglio su moto Indian, trikes e sidecar Champion, il viaggio offrirà ai veterani l'opportunità di affrontare meglio le loro sfide del dopoguerra, fuori, sulla strada aperta.
Guidando attraverso le strade più panoramiche della zona occidentale degli Stati Uniti, i veterani non solo sperimenteranno la vita all'aria aperta e la bellezza che il loro paese può mostrare, ma durante le soste incontreranno altri veterani, la gente e saranno protagonisti di le tante iniziative collegate a quella principale.
L'arrivo a Sturgis è previsto per il 5 agosto: al gruppo sarà tributato uno speciale benvenuto prima di prendere parte a una settimana di attività che consoliderà ulteriormente il legame formatosi durante il viaggio.
Il Veterans Charity Ride to Sturgis è stato concepito e sviluppato dal veterano paracadutista Dave Frey e dal vincitore di un Emmy, Robert Manciero di Full Vision Productions, sfruttando gli effetti terapeutici di andare in moto per creare l'avventura di una vita per i veterani feriti.
“Indian Motorcycle è stato un fiero sostenitore delle Forze Armate partendo dal suo ruolo di fornitore militare durante la prima guerra mondiale”, ha detto Reid Wilson, direttore marketing di Indian Motorcycle. “E 'un onore offrire ai nostri veterani militari, tramite il nostro rapporto con il Veterans Charity, questo viaggio a Sturgis e l'incredibile esperienza annessa”.
La moto terapia comunque non è invenzione degli yankee, anche in Italia di bei gesti con le moto vengono fatti, basti pensare all’attività di Vanni Odera. Certo, dovrebbero andare più spesso sotto i riflettori.
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