Vespa d'epoca, tre falsari presi dalla Polstrada
La Polstrada di Vercelli ha denunciato tre persone per reati di falso e riciclaggio. La banda era specializzata nel "riciclare" Vespa d'epoca, creando carte di circolazione e certificati di rilevanza storica falsi per veicoli prodotti negli anni ’50 e ’60 di ignota provenienza. Una volta "ripuliti" venivano rivenduti sul web
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Falsari Vespa
Oltre un anno di appostamenti e successive perquisizioni hanno permesso alla Polstrada di Vercelli di denunciare due uomini di 40 e 41 anni e una donna di 57 per i reati di falso e riciclaggio e di sequestrare quattro motoveicoli, per un valore di circa 100 mila euro, e oltre 120 documenti di circolazione falsi, tra licenze di circolazione d’epoca e fogli complementari.
L’ “Operazione Vespaio” questo il nome scelto dalla stessa Polstrada, ha portato all’individuazione tra Novara e la Toscana di tre complici che avevano messo in piedi un sistema di riciclaggio e ricettazione di Vesta d'epoca: sfruttando anche le conoscenze di uno dei tre, titolare di un agenzia di pratiche auto con sede in Toscana e specializzata nella reimmatricolazione di questo tipo di mezzi. La “banda” abbinava carte di circolazione e certificati di rilevanza storica falsi a motoveicoli prodotti negli anni ’50 e ’60 di ignota provenienza, cambiando i numeri di telaio relativi a veicoli radiati o demoliti da anni. Se i malviventi non erano stati in grado di procurarsi un documento d’epoca falso, li ottenevano comunque presentando agli Uffici del PRA e della Motorizzazione civile false denunce di smarrimento, chiedendo di emettere duplicati.
I mezzi, infine, venivano venduti su internet ad ignari acquirenti.
Oltre un anno di appostamenti e successive perquisizioni hanno permesso alla Polstrada di Vercelli di denunciare due uomini di 40 e 41 anni e una donna di 57 per i reati di falso e riciclaggio e di sequestrare quattro motoveicoli, per un valore di circa 100 mila euro, e oltre 120 documenti di circolazione falsi, tra licenze di circolazione d’epoca e fogli complementari.
L’ “Operazione Vespaio” questo il nome scelto dalla stessa Polstrada, ha portato all’individuazione tra Novara e la Toscana di tre complici che avevano messo in piedi un sistema di riciclaggio e ricettazione di Vesta d'epoca: sfruttando anche le conoscenze di uno dei tre, titolare di un agenzia di pratiche auto con sede in Toscana e specializzata nella reimmatricolazione di questo tipo di mezzi. La “banda” abbinava carte di circolazione e certificati di rilevanza storica falsi a motoveicoli prodotti negli anni ’50 e ’60 di ignota provenienza, cambiando i numeri di telaio relativi a veicoli radiati o demoliti da anni. Se i malviventi non erano stati in grado di procurarsi un documento d’epoca falso, li ottenevano comunque presentando agli Uffici del PRA e della Motorizzazione civile false denunce di smarrimento, chiedendo di emettere duplicati.
I mezzi, infine, venivano venduti su internet ad ignari acquirenti.
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