Venezuela: in moto si lavora meglio per nove criminali su dieci
Lo dice una statistica sui crimini commessi a Caracas, capitale del Venezuela, diffusa dalla televisione Al Jazeera. Secondo questi dati, nove crimini su 10 sono commessi in moto perché su due ruote ci si muove meglio nelle caotiche vie cittadine e le moto sono più facili da reperire
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Notizie dalla rete
Due ruote perfette... per infrangere la legge
A quanto pare in Venezuela, e più nello specifico nella capitale Caracas, la moto è la compagna ideale per 9 delinquenti su 10. Secondo uno studio realizzato per conto dell'emittente Al Jazeera USA, nella metropoli sudamericana (una delle città più pericolose al mondo, con una media di 7.000 omicidi l'anno) le moto sono le protagoniste nella quasi totalità dei crimini commessi. Uno dei motivi principali resta la facile reperibilità: le moto, purtroppo, sono uno dei mezzi di locomozione tra i più rubati al mondo e proprio per questo vengono scelte con estrema facilità dai malviventi, soprattutto quelli che “vivono” di scippi, rapine nei negozi e piccoli furti. Un altro motivo che rende le due ruote così “popolari” nel mondo criminale venezuelano è che con la loro agilità, le moto sono perfette per svicolare nel traffico e rendere così difficoltosi gli inseguimenti della polizia. A quanto pare il 2013 è stato l'anno principe della moto in Venezuela, almeno dal punto di vista criminale: mai come quest'anno le due ruote sono salite alla ribalta per essere le protagoniste di diversi fatti “scabrosi”. Tra tutti, ce ne sono alcuni divenuti celebri grazie al web: per esempio la cliccatissima aggressione di un gruppo di biker nei confronti un guidatore di Range Rover (reo di aver investito un loro compagno), oppure la rapina multimilionaria messa a segno da dei rapinatori su KTM, per non parlare del crescente fenomeno dei “pirati della strada” che pubblicano le loro bravate su youtube (fate attenzione, la polizia è sempre più attenta, anche sul web).
Nel video qui sotto, una delle più riuscite declinazioni musicali sul tema: la canzone Chicco e Spillo del cantautore di Cattolica Samuele Bersani che racconta di due ragazzi alle prese con un "colpo" e una fuga in motorino finita male.
A quanto pare in Venezuela, e più nello specifico nella capitale Caracas, la moto è la compagna ideale per 9 delinquenti su 10. Secondo uno studio realizzato per conto dell'emittente Al Jazeera USA, nella metropoli sudamericana (una delle città più pericolose al mondo, con una media di 7.000 omicidi l'anno) le moto sono le protagoniste nella quasi totalità dei crimini commessi. Uno dei motivi principali resta la facile reperibilità: le moto, purtroppo, sono uno dei mezzi di locomozione tra i più rubati al mondo e proprio per questo vengono scelte con estrema facilità dai malviventi, soprattutto quelli che “vivono” di scippi, rapine nei negozi e piccoli furti. Un altro motivo che rende le due ruote così “popolari” nel mondo criminale venezuelano è che con la loro agilità, le moto sono perfette per svicolare nel traffico e rendere così difficoltosi gli inseguimenti della polizia. A quanto pare il 2013 è stato l'anno principe della moto in Venezuela, almeno dal punto di vista criminale: mai come quest'anno le due ruote sono salite alla ribalta per essere le protagoniste di diversi fatti “scabrosi”. Tra tutti, ce ne sono alcuni divenuti celebri grazie al web: per esempio la cliccatissima aggressione di un gruppo di biker nei confronti un guidatore di Range Rover (reo di aver investito un loro compagno), oppure la rapina multimilionaria messa a segno da dei rapinatori su KTM, per non parlare del crescente fenomeno dei “pirati della strada” che pubblicano le loro bravate su youtube (fate attenzione, la polizia è sempre più attenta, anche sul web).
Nel video qui sotto, una delle più riuscite declinazioni musicali sul tema: la canzone Chicco e Spillo del cantautore di Cattolica Samuele Bersani che racconta di due ragazzi alle prese con un "colpo" e una fuga in motorino finita male.
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