Lavori che ritornano - The sign painters
I decoratori di insegne sembravano destinati a essere soppiantati da tecnologia e programmi di grafica. Pare che questa professione stia ritornando di moda, tanto da “meritarsi” un documentario, ecco il trailer
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Artigianato di nicchia
C'era una volta, molto prima dell'avvento dei vari programmi di grafica, una serie di professionisti del pennello che realizzavano, “rigorosamente a mano libera”, le insegne dei negozi, dei loghi, ma anche le decorazioni per moto e auto kustom. I “sign painters” si occupavano di tutta la filiera alla base della realizzazione di un logo o un'insegna, partendo dal disegno iniziale fino alla realizzazione finale. Poi, con l'affinamento delle nuove tecnologie e di nuovi programmi di grafica, in grado di realizzare lo stesso prodotto con più economiche stampe industriali, sembrava che i sign painters dovessero essere irrimediabilmente destinati a sparire. Invece, a quanto pare, una piccola “comunità” di disegnatori ha retto alla crisi, continuando a offrire prodotti di qualità destinati a un mercato di nicchia. I loro lavori hanno riscosso il consenso di molti, compreso quello di alcuni graphic artist di livello mondiale come Max Grundy, l'artista che “disegna la paura” per riuscire ad esorcizzarla (qui il suo sito). Nel 2010, i registi Faythe Levine e Sam Macon hanno deciso di raccontare la vita e la professione di una dozzina di questi pittori, tutti operanti negli States. Il risultato è un libro (che si può acquistare qui) e un documentario al momento in programmazione in alcune sale degli Stati Uniti. In attesa di vedere il film completo, ecco il “coloratissimo” trailer.Aggiungi un commento