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Triumph Street Triple 2023: tre volti per la nuova naked inglese

Profumo di mondiale Moto2 per la nuova gamma Triumph Street Triple 2023, sviluppata sull’onda del motore che equipaggia le moto della serie iridata. I modelli sono tre: si va dalla Street Triple 765 R da 120 CV, alle più esasperate Street Triple 765 RS e Street Triple 765 Moto2 Edition da 130 CV
Profumo di mondiale Moto2 nella nuova gamma Triumph Street Triple 2023, sviluppata sull’onda del motore che equipaggia le moto della serie iridata.
 

 
I modelli sono tre: si va dalla Street Triple 765 R profondamente modificata nel propulsore, che ora arriva a 120 CV, alle più esasperate Street Triple 765 RS e Street Triple 765 Moto2 Edition, nelle quali i cavalli sono 130 e gli interventi sulla ciclistica molto più profondi. La 765 Street Triple Moto2 è lo stadio estremo, “pronto pista”, con componentistica ancora più raffinata e prodotta in soli 765 esemplari.

La Stret Triple R è la versione "base" da ben 120 CV

Linea rivista
Per tutte tre le versioni è stata rivista la silhouette che ora ha uno stile più affilato e muscoloso, c’è un nuovo serbatoio da 15 litri con pannelli laterali integrati che si allineano alle protezioni del radiatore, e c’è una nuova finitura del faro che incorpora la presa d’aria. Sulla RS anche un nuovo spoiler motore, disponibile come optional per la R, e il coprisella in tinta. Vari elementi della Moto2 Edition sono in fibra di carbonio.
Il propulsore britannico fondamentalmente è rimasto quello che già conosciamo, tre cilindri fronte marcia raffreddato a liquido con misure caratteristiche 78 x 53,4 mm, distribuzione DOHC, alimentazione a iniezione elettronica sequenziale multipoint con SAI, frizione multidisco in bagno d’olio con anti-saltellamento e cambio a sei velocità; però ha fatto un passo avanti sia in termini di potenza, sia in termini di tiro ai medi regimi. Il rapporto di compressione è stato portato da 12,65:1 a 13,25:1, sono nuovi i pistoni, le bielle, l’albero a camme, le valvole e lo scarico, e sono stati accorciati i rapporti del cambio. Ne è risultata una potenza di 120 CV a 11.500 giri/minuto per la R e di 130 CV a 12.000 giri/minuto per le altre due, con un irrobustimento della “schiena” in tutta la fase di passaggio dai bassi ai medi regimi e un sensibile incremento sopra i 7500 giri/minuto, per arrivare a un picco massimo di coppia di 80 Nm a 9500 giri/minuto.

La Street Triple RS è più estrema e ha 130 CV

Novità per la ciclistica
I cambiamenti più significativi però sono stati fatti sulla ciclistica: il telaio è sempre doppio trave in alluminio ma l’inclinazione del cannotto è 23,7° sulla R, mentre sulla RS si è scesi a 23,2° e sulla Moto2 addirittura a 23,0°, con avancorse rispettivamente di 97,8 mm, 96,9 mm e 95,3 mm, e differenze anche negli interassi. Significa caratteristiche di guida abbastanza diverse, per ottenere maggiore reattività e agilità tra le curve. Allo stesso modo sono diverse le altezze delle selle, nell’ordine 826, 836 e 839 mm. C’è un nuovo manubrio più largo di 12 mm sulle due stradali, mentre quella da pista ha semi-manubri più bassi e più avanzati che caricano maggiormente l’avantreno.
Differenze anche a livello di sospensioni: forcelle Showa BPF a steli rovesciati di 41 mm Ø per R ed RS, con ammortizzatore posteriore Showa per la prima e Öhlins per la seconda; tutto Öhlins per la Street Triple ”pistaiola”, la cui forcella è da 43 mm Ø.
Le variazioni ovviamente sono dovute alla differente destinazione: più ad ampio spettro la R per la quale infatti sono stati scelti pneumatici Continental Conti Road, più versatili, mentre per le altre due versioni più votate alla pista si è optato per i Pirelli Diablo Supercorsa V3. Per tutte le stesse misure: 120/70 ZR17 anteriore e 180/55 ZR17 posteriore, con cerchi a cinque razze in alluminio.

La più estrema e prodotta in tiratura limitata è la versione Moto2

Impianti frenanti differenti
Allo stesso modo l’impianto frenante è costituito all’anteriore da due dischi flottante di 310 mm Ø ma sulla stradale le pinze sono Brembo M4.32 quattro pistoncini monoblocco ad attacco radiale mentre sulle altre due ci sono le Brembo Stylema a quattro pistoncini, monoblocco e ad attacco radiale, con leva al manubrio Brembo MCS; per tutte al posteriore disco di 240 mm Ø e pinza a singolo pistoncino.
Per quanto riguarda l’elettronica sono equipaggiate con l’ABS Cornering di ultima generazione dotato di un nuovo modulatore supportato dalla piattaforma inerziale IMU, così come è supportato il nuovo Cornering-Traction Control a quattro livelli di intervento. Le modalità di guida invece sono quattro per la R (Road, Rain che limita la potenza del motore a 100 CV ed eleva l’intervento dell’ABS, Sport e Rider-configurabile); a queste, la RS e la Moto2 aggiungono la modalità Track.
Irrinunciabili, su moto di questo tipo, il quickshifter bi-direzionale e il controllo dell’impennata per il quale sono stati adottati nuovi algoritmi.
RS e Moto2 hanno un dashboard TFT con schermo a colori da 5” nel quale è inclusa anche la funzione lap timer, mentre la R ha una strumentazione multifunzione che include un display TFT.



Quanto costa la nuova Street Triple
Le tre nuove Triumph supersportive saranno disponibili a partire dalla primavera 2023. La Street Triple R nelle colorazioni Silver Ice con grafiche Storm Grey e Yellow, o Crystal White con grafiche Storm Grey e Lithium Flame, al prezzo di 10.295 euro f.c.
Tre le colorazioni disponibili per la Street Triple RS: Silver Ice con grafiche Baja Orange e Storm Grey, Carnival Red con grafiche Carbon Black e Aluminium Silver, oppure Cosmic Yellow con grafiche Carbon Black e Aluminium Silver. Il prezzo è di 12.695 euro f.c.
Per la Moto2 Edition infine due livree derivate al mondo delle corse: Triumph Racing Yellow con telaietto posteriore Aluminium Silver, oppure Crystal White con telaietto posteriore Triumph Racing Yellow; su serbatoio, ruota, codone e silenziatore il marchio ufficiale Moto2™. Il prezzo, in questo caso, arriva a 15.395 euro f.c.

 
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