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Trasformare moto a benzina in elettriche, via libera del Governo all'omologazione

Trasformare un "inquinante" mezzo a benzina in un veicolo elettrico finora era impossibile, ma adesso c'è il via libera per effettuare legalmente la riconversione "ecologica": la normativa è stata approvata ufficialmente
Via libera!
I cosiddetti “retro-kit”, cioè i kit aftermarket in grado di trasformare uno scooter (o una moto) tradizionale in un veicolo elettrico, fino a oggi non potevano essere omologati. Quella di sostituire il motore termico con un’unità elettrica e il serbatoio del carburante con un alloggio per le batterie è infatti un’operazione “delicata”, che per forza di cose va a modificare le caratteristiche del mezzo, con ovvie conseguenze per quanto riguarda i necessari aggiornamenti alla carta di circolazione. La buona notizia è che di qui ai prossimi giorni le cose cambieranno in meglio. 

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto n.141 del 26 luglio 2022 inerente il “Sistema di riqualificazione elettrica dei veicoli appartenenti alle categorie internazionali L, M ed N1”, il Governo ha di fatto spianato la strada a interventi del genere, rendendoli del tutto legali. Attenzione, non stiamo parlando di dispositivi “home made” ed istallazioni “fai-da-te”, ma di procedure controllate e certificate. Le modifiche dovranno infatti riguardare solo ed unicamente il motore e le componenti necessarie al suo funzionamento, ed essere effettuate da installatori autorizzati “in osservanza delle prescrizioni per l’installazione disposte dal costruttore del sistema“ e, una volta concluse, si potrà ottenere l’aggiornamento della carta di circolazione, procedimento che però si potrà fare senza troppi intoppi. Insomma, un’ottima notizia per tutti i possessori di vecchi ma fantastici scooter (magari la Vespa di Piaggio?) desiderosi di “aggiornarsi” alle nuove tecnologie green…
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