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Transanatolia 2015, la penultima tappa a Gerarrd Farres

Sta arrivando alla conclusion la Trasanatolia 2015, la penultima tappa è stata vinta fa Gerrar Farres che ha aumentato il suo vantaggio in classifica, dietro di lui Rodrigues, terzo posto per l’iltaliano Vanni Cominotto 
Vince Farres
Non è stato davvero un giorno facile questo penultimo del Transanatolia 2015. Il freddo intenso della notte scorsa ha lasciato il posto a nebbia, pioggerellina e ancora temperature basse quando alle 7 i piloti hanno lasciato il bivacco per affrontare il primo trasferimento della lunga giornata. Di tre speciali previste però, purtroppo ne è stata disputata solo una: “Abbiamo trovato un cantiere all'interno della prima prova speciale – spiega l'organizzatore della SportToto, Burak Buyukpinar – intorno al chilometro 80. Quando un giorno fa avevamo effettuato la ricognizione della speciale era tutto a posto, e invece stamattina abbiamo trovato la sorpresa”. Impossibile passare e così è stata creata una deviazione per riportare i piloti sul trasferimento e quindi nella seconda speciale. Questa per fortuna si è disputata per intero, con i suoi 127 chilometri, e a detta di molti è stata davvero una speciale fantastica. Più di qualcuno all'arrivo ha dichiarato che sembrava una tipica speciale da Sardegna, oppure una prova di enduro, o ancora un settore del campionato motorally. Tutti unanimi dunque, nelle dichiarazioni, compreso lo spagnolo Gerard Farres (Ktm-Team Himoinsa) che con la sua Ktm leggera ha saputo interpretare al meglio il settore vincendo e aumentando il suo vantaggio nella classifica assoluta. Alle sue spalle è arrivato Helder Rodrigues (Yamaha) staccato di 1'58” e solo poco dopo è arrivato Vanni Cominotto (Husqvarna – CF Carcano) con un grandioso terzo posto di giornata. “La nostra moto oggi è andata benissimo e io mi sono divertito su questo tracciato prettamente enduristico - ha detto il friulano. - Ieri avevo commesso un errore partendo con la gomma sbagliata, ma oggi l'ho cambiata e i risultati si sono visti subito”. Quarta posizione per Olivier Pain (Ktm – Team Nomade) che sta dimostrando sempre più dimestichezza con la nuova moto, mentre quinto ha chiuso uno sfortunato Alessandro Botturi : “sono partito primo e stavo andando bene, con un buon ritmo, ma ad un certo punto mi si è spento il GPS”. In altura, in mezzo a delle nuvole basse che non permettevano di vedere più in là di 2 metri, Botturi si è ritrovato senza riferimenti “sentivo il rumore delle moto di Farres e di Rodrigues, ma non riuscivo a vederli. Ho aperto il vano batterie, le ho scaldate fra le mani e quando le ho inserite di nuovo il GPS ha ripreso a funzionare”. Ma a quel punto il pilota di Lumezzane aveva perso il primo posto ed è stato costretto a inseguire e a chiudere la speciale quinto.
Dietro di lui per soli 29” Paolo Ceci (Ktm – Cross Parts) che ha vissuto una piccola avventura oggi nella prima speciale, prima che venisse sospesa, incontrando persone sul percorso che lo hanno fermato: un po' di spavento iniziale per il modenese e poi tutto è tornato tranquillo. Alle sue spalle Laia Sanz (Ktm), anche lei inghiottita dalla nebbia e incappata in qualche piccolo errore di navigazione. Domani si parte per l'ultima fatica e si rientra ad Ankara: la tappa di sabato 29 agosto prevede 359 chilometri e una sola prova speciale di 89 km con un trasferimento finale da 210 chilometri che riporterà tutta la carovana al podio finale della capitale. 
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