Tourist Trophy: in corsa anche un sidecar di Meccano
La sfida era fare un giro sul circuito dove si corre la gara simbolo della velocità e del rischio su strade cittadine con un mezzo costruito interamente con pezzi dello storico gioco per bambini
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Notizie dalla rete
15mila pezzi
Quando si pensa all’isola di Man, s’immaginano velocità, rischio, adrenalina per via dei marciapiedi sfiorati di pochi millimetri a velocità siderali. Merito del Tourist Trophy, che in oltre 100 anni di corse ha reso celebre nel mondo questo piccolo lembo di terra: il TT la (meritatissima) fama di gara tra le più impegnative del mondo. Nel tempo vi hanno partecipato moto e prototipi di tutti i tipi, ma fino a oggi nessun pilota vi aveva mai preso parte in sella a una moto fatta in casa. Ci ha pensato un volto celebre della tv, James May, quello “lento” dei tre presentatori del popolare show britannico Top Gear, trasmesso in questo periodo anche in Italia dal canale Dmax sul digitale terrestre. James ha ideato una serie, intitolata Toy Stories, in cui utilizza il Meccano, il gioco di costruzioni in metallo (ideato nel 1901 da un inglese di Liverpool), per realizzare opere particolari. Così, dopo aver modellato un ponte levatoio a Liverpool in grado di sostenere il peso di una persona, May si è messo in testa di fare un giro del tracciato del TT con un sidecar costruito interamente in Meccano. La sfida non è facile: oltre a dove sostenere il peso di due persone, il mezzo deve supportare un qualche tipo di propulsione e il celebre Mountain del TT non aiuta di certo. Due ingegneri vengono incaricati di realizzare il sidecar; nel frattempo, pochi mesi prima del test, James è stato contattato dall'ufficio del turismo dell'Isola di Man: il ministro del Turismo, Oz Clarke, dà il via libera all’iniziativa, ma vuole essere il co-pilota di James May sul carrozzino. Ad aggiungere pressione c’è il poco tempo concesso per compiere l'impresa: le 40 ore che trascorrono tra la fine delle qualifiche e la gara, che corrispondono a 18 ore di luce. Il sidecar monta pneumatici usati di una BMX e 16 motori elettrici Meccano, con un motore elettrico supplementare da lavatrice per affrontare i pendii più ripidi. Volete sapere come è andata a finire? Guardate il video qui sotto!
Quando si pensa all’isola di Man, s’immaginano velocità, rischio, adrenalina per via dei marciapiedi sfiorati di pochi millimetri a velocità siderali. Merito del Tourist Trophy, che in oltre 100 anni di corse ha reso celebre nel mondo questo piccolo lembo di terra: il TT la (meritatissima) fama di gara tra le più impegnative del mondo. Nel tempo vi hanno partecipato moto e prototipi di tutti i tipi, ma fino a oggi nessun pilota vi aveva mai preso parte in sella a una moto fatta in casa. Ci ha pensato un volto celebre della tv, James May, quello “lento” dei tre presentatori del popolare show britannico Top Gear, trasmesso in questo periodo anche in Italia dal canale Dmax sul digitale terrestre. James ha ideato una serie, intitolata Toy Stories, in cui utilizza il Meccano, il gioco di costruzioni in metallo (ideato nel 1901 da un inglese di Liverpool), per realizzare opere particolari. Così, dopo aver modellato un ponte levatoio a Liverpool in grado di sostenere il peso di una persona, May si è messo in testa di fare un giro del tracciato del TT con un sidecar costruito interamente in Meccano. La sfida non è facile: oltre a dove sostenere il peso di due persone, il mezzo deve supportare un qualche tipo di propulsione e il celebre Mountain del TT non aiuta di certo. Due ingegneri vengono incaricati di realizzare il sidecar; nel frattempo, pochi mesi prima del test, James è stato contattato dall'ufficio del turismo dell'Isola di Man: il ministro del Turismo, Oz Clarke, dà il via libera all’iniziativa, ma vuole essere il co-pilota di James May sul carrozzino. Ad aggiungere pressione c’è il poco tempo concesso per compiere l'impresa: le 40 ore che trascorrono tra la fine delle qualifiche e la gara, che corrispondono a 18 ore di luce. Il sidecar monta pneumatici usati di una BMX e 16 motori elettrici Meccano, con un motore elettrico supplementare da lavatrice per affrontare i pendii più ripidi. Volete sapere come è andata a finire? Guardate il video qui sotto!
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