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Team Gallina, una serata speciale ricordando gli anni d'oro - VIDEO

Giovedì sera si è tenuta una presentazione ricca di aneddoti a Ciapa la moto: con Roberto i piloti protagonisti delle lotte mondiali di fine anni '70, Ferrari e Lucchinelli, oltre al dottor Costa. Il team manager: "Era tutto speciale e con un po' di ingegno riuscivamo a tenere testa alle case ufficiali"
Una serata magica
Ci sono luoghi particolari, nati apposta per le moto: Ciapa la Moto, presso Motosplash, è sicuramente uno di questi ed è il teatro perfetto per fare uscire gli aneddoti dal libro dei ricordi. In questo caso poi il volume è davvero uno di quelli davvero ricchi: Roberto Gallina a metà anni '70 aveva dato vita a un team che rivaleggiava con le case ufficiali e che ha vinto due mondiali nella classe regina. Insomma, il materiale per racconti dal sapore di leggenda non mancava. Fu un caso più unico che raro: dopo i successi a ripetizione di Agostini con la MV Agusta e prima di quello che sarebbe stato un lunghissimo digiuno fino agli anni di Valentino Rossi, le Suzuki della squadra di Ceparana riuscirono davvero a competere ai massimi livelli con Sheene, Roberts e gli altri grandi piloti di quell'epoca. Gallina ha racchiuso tante storie in un libro che mescola nostalgia e divertimento. D'altronde quando hai in squadra piloti del calibro di Uncini, Lucchinelli e Ferrari il mix che ne esce è di altissimo livello: "Erano tutti molto forti, ognuno a modo loro. Se devo scegliere il pilota che più si adattava a situazioni improvvisate dico Lucchinelli, ma erano anni nei quali tutti noi cercavamo di farci venire le idee giuste per girare le situazioni a nostro favore". Così il team Gallina divenne il punto di riferimento per tante innovazioni, tecniche e sportive. In quel box nacquero i cerchi da 16", la tendenza a sdraiarsi sulla sella per aiutare la trazione, le hospitality intese in senso moderno, come un luogo di ritrovo per ospiti e giornalisti. Tutto assolutamente artigianale ma estremamente efficace: "Mia moglie - spiega Roberto- dirigeva il traffico su e giù per la corriera che ci faceva da motorhome. C'erano parecchie ragazze che andavano avanti e indietro, ma lei era spietata. Ancora oggi Virginio e Marco la temono". Tante risate e racconti di un mondo scomparso: "Imparavi velocemente le piste, soprattutto quelle pericolose come il Nurburgring - spiega Ferrari-. In metà di quelle curve potevi morire e così la mente funzionava alla perfezione". I piloti vivevano insieme, viaggiavano insieme, uscivano insieme: "Arrivavamo al mondiale dopo una lunga gavetta - ricorda Luchinelli-. Eravamo determinati a fare bene e ci divertivamo. Non sapevamo quanto avremmo corso, quanto sarebbe durata. La notte andavamo in giro, ma di giorno eravamo tutti per la moto". Gallina ricorda con nostalgia ma senza rimpianti gli anni d'oro: "Ho vinto il mondiale nell'81 e nel 1982, ma sarebbero potuti essere di più senza la sfortuna. Poi chiamarono i giapponesi e ci dissero basta, ma avevamo segnato comunque un'epoca".
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