Suzuki GSX 250 by PopBang Classics
Questo preparatore australiano ha messo le mani su una “bistrattata” GSX 250, acquistata da un appassionato per soli 300 dollari. Il risultato è una curata e aggressiva café racer dallo stile classico e dettagli tecnici molto interessanti
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Fuoriserie
Bellezza australiana
Justin Holmes, fondatore della factory australiana PopBang Classics ha definito la Suzuki GSX 250 portatagli da un cliente un “caso disperato”. La moto, un esemplare dei primi anni 80 con motore bicilindrico era parecchio ridotta male e, soprattutto, accusava i problemi di una cattiva gestione da parte dei proprietari precedenti e, dal punto di vista stilistico, il peso degli anni. La GSX originale infatti, è stata prodotta dal 1980 fino al 1992 e prevedeva una linea in cui capeggiava un codone lungo e plasticoso e cerchi a razze dalle forme ormai “demodè”. Il lavoro di Justin, dunque, è stato quello di “togliere” le parti in eccesso e ripulire il più possibile la linea della moto. Il telaio dunque è stato ripulito di ogni appendice inutile portandolo all'essenzialità. I cerchi sono stati sostituiti da una più classica coppia a raggi mentre la forcella, per accogliere la nuova pinza freno è stata modificata all'altezza del mozzo. Le piastre di sterzo sono state levigate mentre il manubrio è stato sostituito con due unità ribassate realizzate artigianalmente, tutto il metallo, infine, è stato sabbiato e riverniciato con due mani di nero lucido. Il motore è stato completamente revisionato, sono state riviste le valvole e le guarnizioni, per poi essere anch'esso dipinto di nero. Le parti elettriche sono state nascoste sotto la sella, anch'essa sostituita da un'unità piatta in pelle marrone (che fa il paio con le manopole) con cuciture trasversali. Le luci posteriori e sono state rimpiazzate da delle unità minimali con lente fumè mentre davanti trova posto un bel faro tondo con griglia di protezione, completano l'opera l'impianto di scarico totalmente artigianale, gli specchi alle estremità del manubrio e il serbatoio verniciato di un elegante color crema.
Justin Holmes, fondatore della factory australiana PopBang Classics ha definito la Suzuki GSX 250 portatagli da un cliente un “caso disperato”. La moto, un esemplare dei primi anni 80 con motore bicilindrico era parecchio ridotta male e, soprattutto, accusava i problemi di una cattiva gestione da parte dei proprietari precedenti e, dal punto di vista stilistico, il peso degli anni. La GSX originale infatti, è stata prodotta dal 1980 fino al 1992 e prevedeva una linea in cui capeggiava un codone lungo e plasticoso e cerchi a razze dalle forme ormai “demodè”. Il lavoro di Justin, dunque, è stato quello di “togliere” le parti in eccesso e ripulire il più possibile la linea della moto. Il telaio dunque è stato ripulito di ogni appendice inutile portandolo all'essenzialità. I cerchi sono stati sostituiti da una più classica coppia a raggi mentre la forcella, per accogliere la nuova pinza freno è stata modificata all'altezza del mozzo. Le piastre di sterzo sono state levigate mentre il manubrio è stato sostituito con due unità ribassate realizzate artigianalmente, tutto il metallo, infine, è stato sabbiato e riverniciato con due mani di nero lucido. Il motore è stato completamente revisionato, sono state riviste le valvole e le guarnizioni, per poi essere anch'esso dipinto di nero. Le parti elettriche sono state nascoste sotto la sella, anch'essa sostituita da un'unità piatta in pelle marrone (che fa il paio con le manopole) con cuciture trasversali. Le luci posteriori e sono state rimpiazzate da delle unità minimali con lente fumè mentre davanti trova posto un bel faro tondo con griglia di protezione, completano l'opera l'impianto di scarico totalmente artigianale, gli specchi alle estremità del manubrio e il serbatoio verniciato di un elegante color crema.
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