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Street Control: le multe a strascico sono una realtà

Le telecamere montate sulle auto della polizia locale possono riprendere le targhe dei veicoli fermi nel raggio di 20 metri: si potranno verificare copertura assicurativa e stato della revisione, ma lo “Street Control” promette anche multe per divieto di sosta, forse i furbi che sostano sui posteggi riservati alle moto saranno finalmente multati
Scompare il taccuino ma il vigile rimane...
Già adottato in molte città italiane, tra le quali Milano, Roma, Firenze e Palermo, lo “Street Control” promette brutte notizie per gli automobilisti più indisciplinati. Parliamo di un sistema semi-automatico in grado di multare le vetture parcheggiate in divieto di sosta  o sprovviste di revisione in regola, leggendone la targa e compilando il relativo verbale. In poche parole: istallate sull’auto della polizia locale, le telecamere riprendono e fotografano le targhe dei mezzi in strada nel raggio di 20 metri, inviando i dati raccolti alla banca dati della polizia locale che, a sua volta, incrocia le informazioni con quelle contenute in altri database (delle assicurazioni e della motorizzazione civile). Intanto, il vigile all’interno dell’automobile sovrintende le operazione attraverso un tablet: riscontrata l’eventuale irregolarità, parte la procedura che porterà alla notifica della multa direttamente a casa dell’automobilista. Il sistema parrebbe funzionare: solo a Palermo, le quattro pattuglie in circolazione hanno emesso un totale di 38 mila verbali, di cui 33 mila per sosta in doppia fila, segnando un incremento del 30 per cento rispetto all’anno precedente. Dotate di infrarossi, le telecamere funzionano perfettamente anche di notte, raddoppiando, di fatto, il lavoro che il singolo vigile, armato di penna e taccuino, potrebbe svolgere. Da qui dubbi e polemiche sia tra i cittadini che tra i vigili stessi, i cui sindacati avevano precedentemente espresso perplessità riguardo uno strumento considerato più utile  per “fare cassa” che per tutelare e garantire il rispetto della legge, ma ora è anche arrivato il via libera  del Ministero dei Trasporti. 
“I sindaci non vogliono fare cassa con le multe e ogni città sta vedendo come utilizzare virtuosamente questo strumento - ha spiegato il delegato dell’Associazione dei Comuni d’Italia per la finanza locale Guido Castelli. Dev’essere un grande investimento, specialmente per la sicurezza stradale perché scoprire e bloccare auto senza revisione o assicurazione può essere un salvavita”.
Nelle mire dello Street Control vi sono infatti, oltre ai veicoli in sosta vietata, anche quelli non in regola dal punto di vista assicurativo: “Stimiamo che siano circa quattro milioni - spiega Umberto Guidoni, responsabile del settore auto dell’Associazione nazionale imprese assicuratrici - per questo abbiamo dato accesso alla nostra banca dati per scoprire più mezzi non assicurati possibili. Siamo fiduciosi anche per gli altri provvedimenti antifrode come la dematerializzazione dei contrassegni assicurativi”. A sottolineare lo stretto legame dello Street Control con il recente processo di digitalizzazione dei controlli, anche il comandante della polizia locale di Milano Tullio Mastrangelo, che, apprezzandone le potenzialità, ha comunque evidenziato l’importante e fondamentale ruolo che l’agente, munito di tablet, continuerà a giocare. 
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