I sistemi elettronici delle auto non riconoscono le moto. Ecco i modelli bocciati
I test recentemente effettuati dall’Insurance Institute for Highway Safety americano evidenziano l’inadeguatezza di molti ADAS quando si tratta di rilevare correttamente moto e motociclisti
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ADAS inadeguati?
Sempre più diffusi ed “intelligenti”, i cosiddetti ADAS, cioè i sistemi avanzati di assistenza alla guida basati su radar e telecamere, continuano a mostrare, nonostante gli innegabili progressi, gravi lacune per quanto riguarda la sicurezza di noi motociclisti. Fondamentalmente, molti sistemi istallati sulle automobili faticano ancora a riconoscere (o ad individuare) le due ruote, con tutto ciò che ne consegue…
I test
Alcuni test recentemente condotti dall’Insurance Institute for Highway Safety (IIHS) negli Stati Uniti mostrano infatti un quadro preoccupante: di trenta automobili prese in esame (sotto l’elenco con le relative valutazioni), sette hanno ottenuto una valutazione “scarsa”, cioè non sono riuscite - durante il test - ad evitare l’impatto con il motociclista. Il quadro appare ancor più serio se si considera che anche le vetture classificate “accettabili”, che pur sono riuscite ad evitare l’impatto a 50 km/h, non sono state invece in grado di farlo ad una velocità di 70 km/h, sebbene, questo va detto, abbiano comunque ridotto significativamente la velocità al momento dell’impatto.
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Una "fase di transizione"
I sistemi ADAS stanno migliorando – e lo fanno in maniera piuttosto rapida – ma in questa fase di transizione, in cui sempre più veicoli sono dotati di tali tecnologie, non si può ancora fare pieno affidamento sulla loro capacità di rilevare un motociclista lungo la carreggiata. La cosa solleva il timore che, affidandosi troppo ai sensori, i conducenti possano esporsi a pericoli inaspettati. “I risultati dei test - ha commentato il presidente dell’IIHS David Harkey - indicano che quella di prevenire incidenti ad alta velocità, in particolare collisioni con motociclette, resta una sfida per molti sistemi. Le moto rappresentano un’area di particolare preoccupazione perché - ha sottolineato Harkey - a differenza dei conducenti e dei passeggeri a bordo di automobili, i motociclisti possono contare su di una protezioni contro le lesioni decisamente inferiore”.
I veicoli presi in esame
I veicoli presi in esame dall’IIHS durante i test dei 50 km/h sono:
Acura ZDX, BMW X5, BMW X6, Cadillac Lyriq, Chevrolet Blazer EV, Genesis GV80, Honda Prologue, Hyundai Santa Fe, Kia EV9, Kia Sorento, Lexus NX, Subaru Forester, Toyota Camry, Toyota Crown Signia e Toyota Tacoma, che hanno ottenuto una valutazione “buona” per i loro sistemi di serie.
Stessa valutazione per la Classe E di Mercedes, su cui è però disponibile un sistema opzionale (cioè non di serie). Il sistema di serie della Classe E, così come quelli della Genesis G80, Honda HR-V, Hyundai Sonata, Jeep Wagoneer e Mazda CX-50, hanno ricevuto invece una valutazione accettabile. Male invece i sistemi di Audi Q7 e Q8, Buick Envista, Chevrolet Tahoe, Chevrolet Trax, Kia Seltos e Nissan Altima, classificati dall’IIHS con una valutazione “scarsa”.