Sicurezza stradale: la supercolla salverà i pedoni?

Idea valida?
Restare incollati a qualcosa che ti investe è una “capacità” tipica dei protagonisti dei cartoni animati, tra i maestri del genere annoveriamo senza dubbio lo sfortunato Wile E. Coyote e i due gattoni Tom (di Tom & Jerry) e Silvestro. Eppure, sembra che qualcuno voglia applicare questo principio innaturale per migliorare la sicurezza stradale. La notizia arriva dal sito inglese morebikes, che ha pubblicato degli schemi di brevetto (secondo loro realizzati addirittura da Google per la sua auto senza conducente) per una supercolla da utilizzare sulle auto... In pratica, si applicherebbe l'adesivo su cofano, parafanghi e frontale dei veicoli, il funzionamento è piuttosto "semplice": in caso di contatto con un pedone, questo resterebbe incollato al cofano senza rimbalzare in strada. L'utilità di un dispositivo simile è tutta da verificare, ma secondo quanto riportato dal sito inglese, la colla aiuterebbe il malcapitato investito a evitare di rimbalzare in strada dopo l'urto, scongiurando così drammatici impatti in stile “flipper” tra le altre auto o peggio, investimenti e scontri col guardrail. Spiegata così, cioè senza nessun altro tipo di infarinatura fisica o medico-anatomica, la supercolla potrebbe anche risultare un'idea quasi geniale. Però, dato che sia la fisica, sia la costituzione dell'uomo sono delle materie fondamentali in ambito di sicurezza stradale, qualche dubbio dobbiamo sollevarlo. In caso di incidente ad alta velocità, ad esempio, una decelerazione brusca del corpo del pilota (perché incollato all'auto) non sarebbe altrettanto deleteria di un rimbalzo? Oppure, in caso di impatto di striscio, e cioè dove non è tutto il corpo del pilota ad aderire sul cofano ma solo un arto o peggio ancora la testa, con che razza di traumi “pulp” dovrebbero avere a che fare i soccorritori? Tralasciando per un attimo i “macroproblemi”, infine, a nessuno è venuto in mente che una supercolla sul cofano di un'auto, d'estate, potrebbe trasformare la carrozzeria in un orripilante agglomerato di insetti imprigionati? Insomma, in attesa di saperne di più, questa idea sembra essere un semplice esercizio di qualche nerd con poca esperienza sul mondo reale.