Sicurezza stradale: motociclisti i più vulnerabili
Il calo delle vittime della strada ha subito in Europa un rallentamento rispetto allo scorso anno. Le categorie più a rischio rimangono pedoni e utenti delle due ruote: il 15% delle vittime totali è oggi rappresentato dai soli motociclisti. La Commissaria responsabile per i Trasporti ha spronato l’Europa all’adozione di norme per tutelare la sicurezza
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Adottare crescenti misure di sicurezza...
Non c’è, purtroppo, alcuno dubbio: sulla strada gli utenti più vulnerabili rimangono, insieme ai pedoni, quelli che alle quattro preferiscono le due ruote. A confermarlo una nota diffusa dalla stessa Commissione europea che ha aggiunto come la percentuale più alta di incidenti “gravi” avvenga in città a causa di errori umani commessi da chi è a bordo di altri veicoli. Stando ai dati diffusi sul sito della Commissione, in Europa nel 2013 hanno perso la vita più di 4.700 motociclisti: nonostante motociclette e ciclomotori rappresentino solo l’11% dei veicoli a motore circolanti, il 15% delle vittime totali sulla strada è rappresentato proprio dalla categoria dei biker.
I dati non fanno altro che fotografare la situazione di rallentamento - in negativo - a cui l’Unione è andata incontro negli ultimi mesi. Spronando gli Stati Ue all’adozione di sempre nuove misure di sicurezza, Violeta Bulc, Commissaria responsabile per i Trasporti, ha dichiarato: "Ogni singolo decesso o lesione grave è uno di troppo. Negli ultimi decenni siamo riusciti a ridurre il numero di vittime della strada in maniera impressionante, ma l'attuale rallentamento è allarmante. Bisogna fare molto di più, se l'Europa vuole raggiungere l'obiettivo di dimezzare il numero di vittime della strada entro il 2020. Invito gli Stati membri a intensificare gli sforzi volti ad applicare la normativa stradale e ad organizzare campagne di sensibilizzazione”.
Non c’è, purtroppo, alcuno dubbio: sulla strada gli utenti più vulnerabili rimangono, insieme ai pedoni, quelli che alle quattro preferiscono le due ruote. A confermarlo una nota diffusa dalla stessa Commissione europea che ha aggiunto come la percentuale più alta di incidenti “gravi” avvenga in città a causa di errori umani commessi da chi è a bordo di altri veicoli. Stando ai dati diffusi sul sito della Commissione, in Europa nel 2013 hanno perso la vita più di 4.700 motociclisti: nonostante motociclette e ciclomotori rappresentino solo l’11% dei veicoli a motore circolanti, il 15% delle vittime totali sulla strada è rappresentato proprio dalla categoria dei biker.
I dati non fanno altro che fotografare la situazione di rallentamento - in negativo - a cui l’Unione è andata incontro negli ultimi mesi. Spronando gli Stati Ue all’adozione di sempre nuove misure di sicurezza, Violeta Bulc, Commissaria responsabile per i Trasporti, ha dichiarato: "Ogni singolo decesso o lesione grave è uno di troppo. Negli ultimi decenni siamo riusciti a ridurre il numero di vittime della strada in maniera impressionante, ma l'attuale rallentamento è allarmante. Bisogna fare molto di più, se l'Europa vuole raggiungere l'obiettivo di dimezzare il numero di vittime della strada entro il 2020. Invito gli Stati membri a intensificare gli sforzi volti ad applicare la normativa stradale e ad organizzare campagne di sensibilizzazione”.
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