Shimano brevetta i freni senza cavi per le e-bike
Il produttore giapponese torna alla ribalta con il sistema brake by wire abbandonato da Sram, ma quanto è sicuro sull'e-bike?
Utilizzati già per gli aerei e le auto, per quest’ultima a fare da test è stata l’Alfa Romeo Giulia, i freni comandati elettronicamente di cui Shimano ha chiesto e ottenuto il brevetto brake by wire, andranno ad equipaggiare i futuri modelli di bici muscolari ed elettriche.
Come funziona il sistema brake by wire
Questi freni non hanno bisogno di collegamenti meccanici per arrestare la bici, soprattutto sono in grado di eliminare le vibrazioni sulle leve quando s’inserisce il sistema anti-bloccaggio e, in questo modo si va a ridurre lo spazio di frenata e si eliminano i cavi.
Quanto sono affidabili, in special modo su una bicicletta? Poter rispondere al quesito bisognerebbe prima provare una bicicletta dotata di freni senza cavi, ma essendo il brand giapponese sempre molto attento alle ultime tecnologie e considerato che è stato il primo ad adottare il cambio wireless Di2, non è un caso che abbia richiesto un brevetto del genere. La Casa di Osaka ci lavora dal 2021, ma non è il primo costruttore di bici a farlo, prima ci aveva provato Sram abbandonando, poi, l’idea.
Sicuramente il primo vantaggio del sistema brake by wire è proprio quello di migliorare la sicurezza, non essendoci un collegamento meccanico tra leve e pinze sui dischi si riduce il tempo di strizzare le leve dei freni. I primi ad adottare il brevetto sono stati gli ingegneri aerospaziali e il mondo dell’automotive. Nel 2018 Brembo presentò i primi freni elettronici e in un’epoca dove le auto del futuro saranno elettriche, i freni senza cavi ben si adattano alla frenata rigenerativa.
Occhio al prezzo
L'innovazione si paga sempre cara e qui entrano in gioco diversi fattori, come la novità e i primi modelli di alta gamma che saranno equipaggiati per sfruttare l'ultima tecnologia dedicata all'e-bike.
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