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Scout Speed: occhio ai rilevatori invisibili

Quasi infallibili, i nuovi Scout Speed risultano in grado di rilevare la velocità di tutti i veicoli presenti sulla carreggiata. Si “spostano” a bordo delle vetture delle forze dell’ordine e funzionano (quasi) in automatico. Trappole alle quali stare molto attenti: diversi comuni se ne stanno progressivamente dotando
Trappole su 4 ruote
Sapevamo che, affinché la multa per eccesso di velocità risultasse essere valida, era necessaria la corretta segnalazione dell’apparecchio preposto alla misurazione, cioè dell’Autovelox. In linea generale, è vero, ma c’è un’eccezione: si chiama Scout Speed e va a sostituirsi ai vecchi Provida. Parliamo di rilevatori in grado di funzionare anche quando la vettura di rilevamento su cui si trovano è in movimento: attraverso un fascio di onde “sparate” praticamente in ogni direzione, lo Scout rivela tramite radar la velocità di tutti - o quasi - i “bersagli” visibili, compresi quelli che sopraggiungono in senso opposto. L’agente seduto a fianco del guidatore che punta lo strumento di rilevamento di volta in volta sul veicolo che segue non è più necessario. Uno strumento infallibile? Per certi aspetti sì, ma non per tutti. In caso di traffico intenso, infatti, alcuni veicoli potrebbero sovrapposi agli altri, rendendo così impossibile il corretto rilevamento della velocità. Inoltre, benché “automatico”, lo Scout necessita comunque di un costante supervisionamento da parte dell’agente, che tra l’altro dovrà occuparsi di regolare costantemente - in base cioè alla segnaletica di ogni tratto stradale -  il limite oltre al quale far scattare la sanzione.
Per quanto riguarda invece l’obbligatorietà della segnalazione, data la scarsa giurisprudenza in merito, si rimane in una sorta di “limbo”: stando all’articolo 142 del Codice della strada (comma 6-bis) tale obbligo andrebbe riferito ai soli controlli effettuati con apparecchi fissi (installati in maniera temporanea da una pattuglia durante un servizio o permanente con funzionamento automatico senza presidio di agenti). Parlando di “postazioni”, tuttavia, una seconda interpretazione rimane comunque possibile: infatti, potendo considerare una “postazione mobile” anche il parabrezza di una vettura di servizio, la segnalazione risulterebbe in tal caso obbligatoria. È la strada scelta da alcuni giudici di Pace, che già in precedenza sono riusciti ad annullare il verbale parlando di “un’inammissibile deroga ad un obbligo di carattere generale stabilito con disposizione normativa di rango primario”. Se vi multano, vale la pena indagare sulla concreta possibilità di farsi annullare la multa.
In ogni caso, c’è da stare attenti: circolanti per le strade italiane - soprattutto al Nord e lungo i tratti stradali dove più di frequente si rilevano infrazioni - per il momento ci sono 32 Scout, ma presto diventeranno 38. In Piemonte, per esempio, c’è uno Scout Speed in dotazione alla Asp (Azienda di servizi Pubblici) di Asti in versione completamente integrata, cioè con cifratura end-to-end dallo strumento al sistema informatico di gestione delle sanzioni e completo di piattaforma Titan della Safety21 progettata per consentire al multato di vedere online la foto dell’infrazione e ricevere notizie di approfondimento sulle norme violate, le modalità di pagamento e quelle per presentare ricorso. Presto arriveranno anche a Milano e a Rimini e, come riportato dal Sole 24 Ore (che ne ha anche pubblicato la mappatura), la fornitura parrebbe in corso anche per Vigevano e Tromello (nel Pavese), Villafranca e San Pietro in Cariano (nel Veronese). Motociclista avvisato…
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