Scout Bobber Twenty, ecco la Envy di Built Customs
Gli inglesi di Built Customs debuttano nel mondo della customizzazione con una Indian Scout ritoccata quanto basta per darle un nuovo aspetto ma lasciarne inalterate anima e natura. Il risultato fa “invidia” all’originale…
Image
Fuoriserie
Envy
Caratterizzata dallo stile unico ed i particolari assai ricercati, la Indian Scout Bobber Twenty non è un modello facile sui cui metter mano. Customizzare una moto dal carattere forte è sempre un azzardo: o si esagera, e allora si sbaglia perché se ne cambia e stravolge la natura, oppure ci si va troppo leggeri, facendo delle modifiche apportando soltanto un lieve esercizio di stile. Ben consapevoli dei rischi, ci hanno provato Max Ridd e Callum Aaron, volti e mani del neonato customizer inglese Built Customs. Il risultato lo vedete in foto: modificata quanto basta, la Envy, così è stata battezzata, fa “invidia” anche all’originale prodotta negli USA. Vediamola nel dettaglio.
Chiave del successo, lo accennavamo sopra, è saper cosa toccare e cosa invece lasciar inviolato. Oltre ovviamente al V-Twin da 1.133 cm3, i ragazzi di Built Customs hanno lasciato inalterati telaio, forcella, serbatoio, quest’ultimo soltanto verniciato con una bellissima combinazione di verde kaki e nero lucido satinato, e cerchi a raggi da 16”, calzati però in questo caso da gommoni firmati Firestone. Le parti invece modificate o sostituite con accessori after marker sono il manubrio, rimpiazzato con un Drag firmato Motogadget, il faro tondo Tank Machine, la sella in pelle totalmente personalizzata, gli ammortizzatori K-Tech e l’impianto di scarico realizzato ad hoc da Atomic Welding con singoli pezzi di acciaio inossidabile. Ma c’è dell’altro: così vestita, la Envy è l’unica Indian al mondo - assicurano da Built Customs - a montare una M-Unit Motogadget, diavoleria hi-tech che consente dia accendere la moto senza chiavi ma attraverso apposita app sullo smartphone. Niente male come primo lavoro, no?
Chiave del successo, lo accennavamo sopra, è saper cosa toccare e cosa invece lasciar inviolato. Oltre ovviamente al V-Twin da 1.133 cm3, i ragazzi di Built Customs hanno lasciato inalterati telaio, forcella, serbatoio, quest’ultimo soltanto verniciato con una bellissima combinazione di verde kaki e nero lucido satinato, e cerchi a raggi da 16”, calzati però in questo caso da gommoni firmati Firestone. Le parti invece modificate o sostituite con accessori after marker sono il manubrio, rimpiazzato con un Drag firmato Motogadget, il faro tondo Tank Machine, la sella in pelle totalmente personalizzata, gli ammortizzatori K-Tech e l’impianto di scarico realizzato ad hoc da Atomic Welding con singoli pezzi di acciaio inossidabile. Ma c’è dell’altro: così vestita, la Envy è l’unica Indian al mondo - assicurano da Built Customs - a montare una M-Unit Motogadget, diavoleria hi-tech che consente dia accendere la moto senza chiavi ma attraverso apposita app sullo smartphone. Niente male come primo lavoro, no?
Foto e immagini
Aggiungi un commento