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Sciopero benzinai, da lunedì 19: autostrade “a secco”

Da lunedì 19 a mercoledì 21 i sindacati chiuderanno le pompe di benzina autostradali. Nel mirino le rendite di posizione dei gestori dei marchi che obbligano le stazioni di servizio a prezzi fuori mercato sia sui carburanti sia sulla ristorazione
48 ore di stop
Chi si mette in viaggio dalle 22 di lunedì 19 fino alle 22 di mercoledì 21 dovrà fare i conti con uno sciopero nazionale indetto da Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Anisa Confcommercio e che coinvolgerà tutte le stazioni di servizio autostradali. Nel mirino le rendite di posizione dei marchi proprietari di ristorazione e petrolio: "Ancora una volta i legittimi interessi delle centinaia di piccole imprese e delle migliaia di lavoratori che operano nel settore, oltreché dei milioni di consumatori che ogni anno si riversano sulla viabilità autostradale, vengono di fatto schiacciati dall'accanita protezione delle rendite di posizione di cui continuano a godere concessionari e marchi della ristorazione e del petrolio. Rendite di posizione davvero straordinarie che assicurano livelli record in termini di pedaggi e di royalty, a cui fanno da inevitabile contraltare, per un verso, prezzi evidentemente fuori mercato sia sui carburanti (mediamente 15 cent superiori alla rete ordinaria) e sulla ristorazione e, dall'altro, impianti sempre più fatiscenti e standard di servizio sempre meno all'altezza del pubblico servizio.” Lo sciopero è stato accolto in maniera molto critica da Autostrade per l'Italia che considera l'agitazione ingiustificata: “L'agitazione arriva all'indomani di un decreto governativo che consente di razionalizzare la rete e migliorare il servizio ai clienti. Rispetto alle soluzioni previste dal decreto, è giusto ricordare che il provvedimento dell'esecutivo prevede la continuità gestionale a garanzia del mantenimento degli attuali livelli occupazionali e della stabilità delle gestioni. Nel decreto del Governo è previsto, inoltre, che il self service pre pay sia addizionale e non sostitutivo del servito che rimane sempre disponibile e da questa società è considerata la modalità principale. Siamo sicuri che gli esiti delle gare in corso di riaffidamento dei servizi alle società petrolifere faranno venire meno le preoccupazioni della categoria alla quale continuiamo a prestare la massima attenzione.”
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