SBK: istituita una rappresentanza dei piloti per aumentare la sicurezza
SBK News - Un comunicato della FIM ha confermato l'istituzione di una nuova rappresentanza dei piloti nella commissione di sicurezza del campionato, che avanzeranno le proposte sulla sicurezza e verrà interpellata in caso di decisioni in pista. I portavoce dei piloti saranno Guintoli, Melandri, Rea, Checa e Rolfo
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Più sicurezza con i rappresentanti dei piloti nella Safety Commission
La FIM e la Direzione Gara del campionato Superbike hanno riunito i piloti durante il GP di Silverstone per parlare del problema sicurezza nel campionato delle derivate, confermando tutto dopo l'ultima gara del Nurburgring. Le ultime vicende di Mosca - con la morte del giovane Andrea Antonelli - e le due bandiere rosse per pericolo di olio in pista sul circuito tedesco hanno richiamato l'attenzione su una richiesta avanzata dai piloti dall'inizio di quest'anno: integrare nella "Safety Commission" una rappresentativa dei piloti iscritti al campionato, che verrà interpellata ogni qual volta c'è bisogno di un provvedimento sulla sicurezza di una singola gara o dell'intero campionato, considerando anche le proposte che i piloti faranno tramite i loro portavoce. Una votazione durante la riunione ha eletto i rappresentanti, quattro della Superbike e uno della Supersport, che difenderanno gli interessi e la sicurezza anche delle categorie inferiori come Superstock 1000 e 600. Sylvain Guintoli, Marco Melandri, Jonathan Rea, Carlos Checa e Roberto Rolfo sono i piloti scelti, ovviamente si tratta dei più esperti in pista che sapranno mediare nel modo più efficiente con i gestori del campionato. Si tratta di una battaglia vinta da parte di molti piloti, che nelle scorse settimane hanno espresso la volontà di partecipare alle decisioni sulla sicurezza del campionato. Marco Melandri è sempre stato uno dei più fervidi sostenitori di questa speciale commissione e l'abbiamo sentito più volte lamentarsi in passato, è accaduto dopo il tragico evento in Russia così come nelle ultime due edizioni della Superbike a Monza. Ora i piloti SBK hanno finalmente una "voce in capitolo"
La FIM e la Direzione Gara del campionato Superbike hanno riunito i piloti durante il GP di Silverstone per parlare del problema sicurezza nel campionato delle derivate, confermando tutto dopo l'ultima gara del Nurburgring. Le ultime vicende di Mosca - con la morte del giovane Andrea Antonelli - e le due bandiere rosse per pericolo di olio in pista sul circuito tedesco hanno richiamato l'attenzione su una richiesta avanzata dai piloti dall'inizio di quest'anno: integrare nella "Safety Commission" una rappresentativa dei piloti iscritti al campionato, che verrà interpellata ogni qual volta c'è bisogno di un provvedimento sulla sicurezza di una singola gara o dell'intero campionato, considerando anche le proposte che i piloti faranno tramite i loro portavoce. Una votazione durante la riunione ha eletto i rappresentanti, quattro della Superbike e uno della Supersport, che difenderanno gli interessi e la sicurezza anche delle categorie inferiori come Superstock 1000 e 600. Sylvain Guintoli, Marco Melandri, Jonathan Rea, Carlos Checa e Roberto Rolfo sono i piloti scelti, ovviamente si tratta dei più esperti in pista che sapranno mediare nel modo più efficiente con i gestori del campionato. Si tratta di una battaglia vinta da parte di molti piloti, che nelle scorse settimane hanno espresso la volontà di partecipare alle decisioni sulla sicurezza del campionato. Marco Melandri è sempre stato uno dei più fervidi sostenitori di questa speciale commissione e l'abbiamo sentito più volte lamentarsi in passato, è accaduto dopo il tragico evento in Russia così come nelle ultime due edizioni della Superbike a Monza. Ora i piloti SBK hanno finalmente una "voce in capitolo"
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