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SBK 2016, intervista esclusiva a Nicky Hayden: “Non vedo l'ora di correre a Monza”

SBK news - Dopo otto stagioni in MotoGP, e un titolo iridato, Nicky Hayden correrà il prossimo anno in Superbike e sarà in sella ad una Honda. Abbiamo incontrato l'americano a EICMA dove ci ha raccontato le sue aspettative per il prossimo anno, ha parlato della sua nuova moto e del "torrido" finale della MotoGP
Una carriera lunga 
Era il 2003 quando Nicky Hayden, fresco campione in AMA Superbike, debuttava in MotoGP in sella alla Honda, la stessa moto su cui tre ani dopo è stato proclamato campione del mondo. Nella sua lunga parentesi in MotoGP, durata fino a questo 2015, "Kentucky Kid" ha vissuto una parentesi di cinque anni in Ducati, prima di tornare nuovamente in Honda. Il prossimo anno Hayden affronterà un altro cambiamento nella sua carriera e esordirà nel campionato mondiale Superbike, sulla Honda del team Ten Kate, che ha avuto l'occasione di provar qualche giorno fa.

Hai fatto un test con la nuova moto, quali sono le tue sensazioni in sella?
La scorsa settimana in Spagna, ad Aragon, sono salito per la prima volta sulla moto. Purtroppo il meteo non è stato molto buono per noi, c'era nebbia soprattutto il primo giorno, ma abbiamo iniziato a fare il nostro lavoro. È stato bello tornare in sella ad una Superbike, dopo così tanto tempo, e mi sono trovato bene. Ho un buon feeling con il team e ovviamente abbiamo bisogno di migliorare tante cose sulla moto. Vedremo come andrà.

Conoscevi il tuo team prima?
No, li ho incontrati per la prima volta a Valencia, ci siamo conosciuti e abbiamo fatto un meeting, ma la prima vera esperienza con loro in pista è stata ad Aragon.

Quali sono i punti forti e deboli della tua Honda?
Credo che il punto forte sia il telaio, lavora davvero molto bene e in curva va bene. C'è sicuramente bisogno di migliorare l'aspetto dell'elettronica e dobbiamo anche migliorare l'accelerazione. Questo è il grande step che dovremo fare.

Quale sarà il tuo obiettivo della prossima stagione?
So che questa stagione sarà decisamente difficile. Non è un passaggio facile andare dalla MotoGP alla SBK, e nel campionato delle derivate di serie il livello è alto. Darò il mio massimo. Sono un campione del mondo della MotoGP, so che da me la gente si aspetta molto, ma spero di poter fare una buona stagione e proverò a prepararmi in vista della stagione 2017 con la nuova moto.

Conosci gli altri piloti?
Ho seguito la Superbike, perché sono un fan delle moto e ovviamente mi piacciono molto le corse. Personalmente però non li conosco, ho giusto visto alcuni ragazzi ma niente di più.

Conosci il tuo nuovo compagno di squadra?
Ho visto Michael van der Mark la scorsa settimana durante i test. È un grande talento, ha vinto la 8 Ore di Suzuka per ben due volte, questo è un grande risultato, ed è anche campione di Supersport. Mi piace, è molto giovane, è tranquillo, non ci ho parlato molto ma sembra un bravo ragazzo, è un bravo pilota e spero che insieme faremo una bella squadra.

La tua grande esperienza aiuterà lo sviluppo della Honda...
Sì, spero di poter aiutare in questo il team e spero che loro facciano altrettanto con me per adattarmi alla Superbike. Ovviamente spero che i miei feedback e la mia esperienza in Honda aiutino ad alzare il livello della squadra.

Hai delle aspettative?
Well, vedremo dopo i prossimi test (andati molto bene) prima di "aprire la mia mente" (ride).

Tornerai a guidare a Laguna Seca, cosa provi?
Sono molto felice di poter tornare a correre a Laguna Seca. Ovviamente quello è un tracciato che amo, è molto aggressivo ed è il mio preferito. Quando ero giovane era un buon tracciato per me. E sono anche emozionato di andare a Monza. Non ho mai corso là, sarà la mia prima volta, ma è molto famoso e storico.

Sei l'unico pilota che potrebbe diventare campione del mondo sia in MotoGP che in SBK.
Sì, è una cosa che mi motiva parecchio. Ma facciamo intanto la prima gara, prima di parlare di vincere il titolo! Chiaramente questo sarebbe una grande cosa nella mia carriera. Sicuramente sento un po' di pressione per questo, ma non troppa.

Dopo otto anni di Motomondiale, quale sono il tuo miglior e peggior ricordo?
Il mio ricordo migliore risale al 2006, quando ho vinto il titolo iridato della MotoGP, è stato incredibile e speciale. Il peggiore credo siano gli ultimi due anni, in sella alla Open, dove non ero competitivo ed è stato frustrante per me. Sono veramente felice di provare qualcosa di nuovo e di cambiare.

Qual è il tuo parere sul finale della MotoGP?
Non è stata una mia battaglia, quindi non voglio dire molto. È sicuramente stato un peccato per come è finita. In MotoGP le gare sono molto belle, i piloti molto competitivi e spero che in futuro ci saranno gare molto emozionanti. Guardiamo oltre e pensiamo al futuro.
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