SBK 2015, test Aprilia per Max Biaggi a Misano
SBK news – Dopo il Gran Premio di Misano, Max Biaggi ha svolto un test che non era in programma con l'Aprilia RSV 4 RF, tornando in sella dopo oltre un mese di pausa. Il “Corsaro” è stato contento dell'opportunità e ha inoltre raccntato dell'infortunio alla spalla, aggravato della caduta in Malesia
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Esperienza motivante
Continua il lavoro come collaudatore per Max Biaggi, che lunedì dopo il Gran Premio di Misano è sceso in pita in sella alla Aprilia RSV4 RF ed è stato l'unico pilota a girare in sella ad una Superbike, tra le MotoGP di Honda, Ducati e alla stessa Aprilia. Il “Corsaro” ha dato indicazioni per lo sviluppo della quattro cilindri a V e intervistato da worldsbk.com ha commentato: “È stato strano rimettere la tuta ed il casco e tornare in pista ad un mese e mezzo dalla gara di Sepang. Era un test MotoGP organizzato da Honda e c’erano altri costruttori presenti, tra cui Ducati e Suzuki ed Aprilia. Io ero l’unico Superbike in pista. Un’esperienza diversa rispetto al solito, ma sicuramente motivante. L’occasione è arrivata all’ultimo ed era utile soprattutto per togliermi della ruggine di dosso”. Il tutto è stato organizzato poco tempo prima, come ha spiegato Max: “Non avevamo mai fatto un test di un giorno solo ma visto che mi trovavo già in Italia, era facile raggiungere il circuito ed in più c’era anche l’Aprilia MotoGP, abbiamo deciso di farlo. Abbiamo improntato il test soprattutto sull’affinamento di alcuni particolari riguardanti l’elettronica, le strategie di cambiata e poco altro. Abbiamo anche provato qualcosa a livello di set-up, soprattutto relativo alla sospensione posteriore, niente di più, anche perché il tempo era poco. Alla fine non è andata male, perché comunque in un solo giorno siamo arrivati a due decimi dal record in gara”. Max aveva partecipato al round in Malesia della Superbike, nonostante avesse un paio di infortuni alla spalla e alla gamba, e la caduta ha peggiorato la situazione: “La gamba stava bene, mentre il problema era la spalla sinistra. Dopo la gara di Sepang ho fatto controlli approfonditi ed è risultato che il tendine del cercine della spalla sinistra era rotto. La rottura favorisce ovviamente l’uscita della spalla. Non mi sono fatto operare, preferendo tutti i trattamenti possibili per fortificare la muscolatura”.
Continua il lavoro come collaudatore per Max Biaggi, che lunedì dopo il Gran Premio di Misano è sceso in pita in sella alla Aprilia RSV4 RF ed è stato l'unico pilota a girare in sella ad una Superbike, tra le MotoGP di Honda, Ducati e alla stessa Aprilia. Il “Corsaro” ha dato indicazioni per lo sviluppo della quattro cilindri a V e intervistato da worldsbk.com ha commentato: “È stato strano rimettere la tuta ed il casco e tornare in pista ad un mese e mezzo dalla gara di Sepang. Era un test MotoGP organizzato da Honda e c’erano altri costruttori presenti, tra cui Ducati e Suzuki ed Aprilia. Io ero l’unico Superbike in pista. Un’esperienza diversa rispetto al solito, ma sicuramente motivante. L’occasione è arrivata all’ultimo ed era utile soprattutto per togliermi della ruggine di dosso”. Il tutto è stato organizzato poco tempo prima, come ha spiegato Max: “Non avevamo mai fatto un test di un giorno solo ma visto che mi trovavo già in Italia, era facile raggiungere il circuito ed in più c’era anche l’Aprilia MotoGP, abbiamo deciso di farlo. Abbiamo improntato il test soprattutto sull’affinamento di alcuni particolari riguardanti l’elettronica, le strategie di cambiata e poco altro. Abbiamo anche provato qualcosa a livello di set-up, soprattutto relativo alla sospensione posteriore, niente di più, anche perché il tempo era poco. Alla fine non è andata male, perché comunque in un solo giorno siamo arrivati a due decimi dal record in gara”. Max aveva partecipato al round in Malesia della Superbike, nonostante avesse un paio di infortuni alla spalla e alla gamba, e la caduta ha peggiorato la situazione: “La gamba stava bene, mentre il problema era la spalla sinistra. Dopo la gara di Sepang ho fatto controlli approfonditi ed è risultato che il tendine del cercine della spalla sinistra era rotto. La rottura favorisce ovviamente l’uscita della spalla. Non mi sono fatto operare, preferendo tutti i trattamenti possibili per fortificare la muscolatura”.
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