Sardegna Rally Race 2015, vince Walkner, sfortunato Botturi
Vittoria a sorpresa al Sardegna Rally Race per il giovane austriaco Matthias Walkner, che ha battuto i senatori Coma, Goncalves e Rodrigues. Sfortuna per il nostro Botturi: un problema alla gomma posteriore l’ha costretto al ritiro quando stava lottando per il podio
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Largo ai giovani, potrebbe essere il titolo di questo Sardegna Rally Race 2015, anche se, in fondo al terzo, quarto e quinto posto ci sono ancora i “senatori” di questa disciplina, e cioè Helder Rodrigues, Paulo Goncalves e Marc Coma. Tre grandi nomi, tre grandi piloti che tra l'altro hanno lottato duramente negli ultimi due giorni. Ha vinto Matthias Walkner, giovanottone austriaco di 29 anni che ha debuttato nei rally da pochissimo, venendo dal cross, e ha subito ben impressionato alla Dakar, con ottime prestazioni. Poi ha corso in Qatar dove ha chiuso settimo, e poi all'Hellas dove ha rotto subito la sua Ktm e allora lo hanno portato n Sardegna per vedere come se la sarebbe cavata in un rally che ha fatto della navigazione il suo fiore all'occhiello. Certo, per un po' l'austriaco ha 'ciucciato la ruota', e ne sa qualche cosa Alessandro Botturi, ma quando l'ultimo giorno è partito davanti non se l'è cavata poi troppo male.
Secondo assoluto Armand Monleon, più giovane di un anno rispetto a Walkner, al suo secondo Sardegna, che è partito subito con il piede giusto, vincendo la prima tappa, a Pula e alternando poi alti e bassi nel corso delle altre tappe. Ieri mattina, al momento del via, i primi due piloti in classifica erano separati da 5'10” ma Matthias Walkner aveva il difficile ruolo di apripista. Così è stato bravo Armand ad attaccare ma con due speciali che in tutto misurano poco più di 100 chilometri non si recuperano cinque minuti: ne ha recuperati oltre due e mezzo, ma non poteva davvero fare di più. I due chiudono separati da 2'33”, ma lo spagnolo promette “vendetta” per il 2016.
Al terzo posto, come già detto, Helder Rodrigues, tornato al suo primo amore, la Yamaha. Il pilota portoghese non è partito benissimo ma poi ha iniziato una rimonta costante che si è conclusa solo nell'ultima tappa. Alla mattina di giovedì Helder era partito da una quarta posizione in classifica, staccato di 48” da Marc Coma, in quel momento terzo, e davanti a Goncalves di ben 4'30”. I due portoghesi, Rodrigues appunto, e Paulo Goncalves (Honda HRC) hanno attaccato a più non posso e così Paulo è riuscito a vincere la tappa strappando un bel po' di minuti ai suoi avversari. In questo modo Rodrigues è salito al terzo posto, a 5'05” dal vincitore ed anche il pilota Honda ha scavalcato il campione catalano, attestandosi in quarta posizione a 9'10” dal primo. Quinto, appunto, Marc Coma staccato di 10'25” dal primo il che significa di 1'15” dal portoghese della Honda.
Così si riapre un po' il Campionato del Mondo FIM, anche se i due principali contendenti sono sempre Goncalves e Coma. Che cosa sia successo al catalano non è facile capirlo, perchè ormai Coma è più criptico di un politico nelle sue interviste e dice solo “le gare vanno così, a volte bene, a volte male”, ma di certo, al di là di qualche caduta – cosa strana per Marc - o di qualche errore di navigazione - cosa ancor più strana ! - forse c'è qualcos'altro, di cui non ha voluto parlare. E' lecito sospettare però, e sono i fatti che ci inducono a pensarlo, che un quinto posto sia andato stretto al pilota Ktm che appunto, così come il vincitore, non si è fatto vedere alla premiazione ufficiale della gara, alla sera a San Teodoro.
Sul sesto gradino del podio sale Jacopo Cerutti, alla sua prima stagione nei rally, alle prese con i suoi primi road book, e al suo primo Sardegna. Terzo per un paio di giorni in classifica, Jacopo ha saputo divertirsi senza mai perdere di vista il suo obiettivo principale che era appunto vincere il Dakar Challenge e guadagnarsi così il primo pezzo di un puzzle ben complicato, che potrebbe portarlo alla Dakar del 2016.
Jordi Viladoms ha chiuso settimo, non troppo soddisfatto della sua prestazione, mentre Ruben Faria ha ottenuto l'ottava piazza davanti ad un David Casteu in grado anche lui di rimontare la classifica e di “ritararsi” su questo tipo di road book e di navigazione, dopo 4 anni di assenza dal rally. Il pilota umbro Luca Vecchi, Ktm, chiude il gruppo dei primi dieci ed è stato bravissimo in una gara che anche per lui non era cominciata benissimo. Bravo anche Mirko Pavan (Beta) che ha tenuto il ritmo, è arrivato in Sardegna ben allenato e non ha mai mollato, riuscendo ad agguantare la undicesima piazza davanti a un Adrien Van Beveren scatenato che sicuramente ritornerà in questa disciplina.
Delusione Botturi
Peccato per Alessandro Botturi, partito con il piede giusto e incisivo nei momenti giusti e importanti, primo assoluto in classifica a due giorni dalla fine, quando la mousse della sua gomma posteriore ha ceduto, il Bottu ha rischiato un brutto incidente, ma è stato abile a rimanere in sella. Inevitabile però il ritiro. Ritiro anche per Vanni Cominotto (Husqvarna) che era intorno alle prime dieci posizioni, dopo aver risalito la classifica, ed è caduto, malamente anche lui nella penultima speciale.
Secondo assoluto Armand Monleon, più giovane di un anno rispetto a Walkner, al suo secondo Sardegna, che è partito subito con il piede giusto, vincendo la prima tappa, a Pula e alternando poi alti e bassi nel corso delle altre tappe. Ieri mattina, al momento del via, i primi due piloti in classifica erano separati da 5'10” ma Matthias Walkner aveva il difficile ruolo di apripista. Così è stato bravo Armand ad attaccare ma con due speciali che in tutto misurano poco più di 100 chilometri non si recuperano cinque minuti: ne ha recuperati oltre due e mezzo, ma non poteva davvero fare di più. I due chiudono separati da 2'33”, ma lo spagnolo promette “vendetta” per il 2016.
Al terzo posto, come già detto, Helder Rodrigues, tornato al suo primo amore, la Yamaha. Il pilota portoghese non è partito benissimo ma poi ha iniziato una rimonta costante che si è conclusa solo nell'ultima tappa. Alla mattina di giovedì Helder era partito da una quarta posizione in classifica, staccato di 48” da Marc Coma, in quel momento terzo, e davanti a Goncalves di ben 4'30”. I due portoghesi, Rodrigues appunto, e Paulo Goncalves (Honda HRC) hanno attaccato a più non posso e così Paulo è riuscito a vincere la tappa strappando un bel po' di minuti ai suoi avversari. In questo modo Rodrigues è salito al terzo posto, a 5'05” dal vincitore ed anche il pilota Honda ha scavalcato il campione catalano, attestandosi in quarta posizione a 9'10” dal primo. Quinto, appunto, Marc Coma staccato di 10'25” dal primo il che significa di 1'15” dal portoghese della Honda.
Così si riapre un po' il Campionato del Mondo FIM, anche se i due principali contendenti sono sempre Goncalves e Coma. Che cosa sia successo al catalano non è facile capirlo, perchè ormai Coma è più criptico di un politico nelle sue interviste e dice solo “le gare vanno così, a volte bene, a volte male”, ma di certo, al di là di qualche caduta – cosa strana per Marc - o di qualche errore di navigazione - cosa ancor più strana ! - forse c'è qualcos'altro, di cui non ha voluto parlare. E' lecito sospettare però, e sono i fatti che ci inducono a pensarlo, che un quinto posto sia andato stretto al pilota Ktm che appunto, così come il vincitore, non si è fatto vedere alla premiazione ufficiale della gara, alla sera a San Teodoro.
Sul sesto gradino del podio sale Jacopo Cerutti, alla sua prima stagione nei rally, alle prese con i suoi primi road book, e al suo primo Sardegna. Terzo per un paio di giorni in classifica, Jacopo ha saputo divertirsi senza mai perdere di vista il suo obiettivo principale che era appunto vincere il Dakar Challenge e guadagnarsi così il primo pezzo di un puzzle ben complicato, che potrebbe portarlo alla Dakar del 2016.
Jordi Viladoms ha chiuso settimo, non troppo soddisfatto della sua prestazione, mentre Ruben Faria ha ottenuto l'ottava piazza davanti ad un David Casteu in grado anche lui di rimontare la classifica e di “ritararsi” su questo tipo di road book e di navigazione, dopo 4 anni di assenza dal rally. Il pilota umbro Luca Vecchi, Ktm, chiude il gruppo dei primi dieci ed è stato bravissimo in una gara che anche per lui non era cominciata benissimo. Bravo anche Mirko Pavan (Beta) che ha tenuto il ritmo, è arrivato in Sardegna ben allenato e non ha mai mollato, riuscendo ad agguantare la undicesima piazza davanti a un Adrien Van Beveren scatenato che sicuramente ritornerà in questa disciplina.
Delusione Botturi
Peccato per Alessandro Botturi, partito con il piede giusto e incisivo nei momenti giusti e importanti, primo assoluto in classifica a due giorni dalla fine, quando la mousse della sua gomma posteriore ha ceduto, il Bottu ha rischiato un brutto incidente, ma è stato abile a rimanere in sella. Inevitabile però il ritiro. Ritiro anche per Vanni Cominotto (Husqvarna) che era intorno alle prime dieci posizioni, dopo aver risalito la classifica, ed è caduto, malamente anche lui nella penultima speciale.
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