Rust2Dakar, charity rally attraverso il Sahara
Un’avventura Africana, senza assistenza, con sfide dietro ogni angolo. Tra deserti, catene montuose, oceani, foreste e parchi naturali i partecipanti viaggeranno dal Marocco al Senegal, fino alla mitica Dakar per dare un contributo concreto ai progetti di cooperazione delle ong Bambini nel Deserto e Tavolo 8
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Rust2Dakar
Un percorso insidioso tra deserti, catene montuose, oceani e foreste da affrontare al volante di un’auto o in sella ad una moto. Non un gara di velocità, ma un “charity rally” attraverso il Sahara, dal Marocco alla Mauritania, fino in Senegal, a Dakar. Questo lo spirito di Rust2Dakar, evento benefico organizzato per aiutare due ONG che operano nell'Africa occidentale: Bambini del deserto e Tavolo 8. La formula è particolare: si guida per migliaia di chilometri senza alcuna assistenza nè medica nè meccanica, ci si arrangia sia per mangiare che per dormire. Ad ogni checkpoint, l’organizzazione consegnerà ai piloti nulla più che un roadbook con segnalati i bivacchi programmati ed un percorso soltanto “consigliato”. Le strade saranno prevalentemente asfaltate e comunque percorribili con un veicolo a 2 ruote motrici o in moto. Lungo il percorso indicato verranno segnalati alcuni interessanti waypoints, verranno fornite delle indicazioni turistiche e, soprattutto, verranno indicati dei progetti di cooperazione che potranno essere visitati e con i quali si potrà interagire. Una volta arrivati a destinazione, si abbandona - anzi, si regala - il mezzo a cui verrà data una nuova vita.
Il via scatterà il 28 dicembre 2020, ma le iscrizioni apriranno già in agosto: bastano un mezzo qualsiasi (sotto i dettagli), 500 euro per ogni veicolo e 450 euro per ogni membro del team.
Il Rust2Dakar rally è aperto a tutti gli appassionati di motori, purchè ovviamente dotati delle necessarie doti di navigazione e capacità di adattamento. Sarà possibile partecipare con qualsiasi mezzo su ruote: auto, moto, furgoni, camion, bus, ambulanze e perfino trattori. Gli organizzatori hanno individuato nel dettaglio 7 classi di appartenenza: Vintage (autoveicoli a 2 ruote motrici costruiti prima del 1988); Classic (autoveicoli a 2 ruote motrici costruiti dal 1988 sino al 1998); Youngtimer (autoveicoli a 2 ruote motrici costruiti dal 1998 sino al 2012); Modern (autoveicoli a 2 ruote motrici costruiti dal 2012 al 2020); 4x4 (autoveicoli 4 ruote motrici di ogni età); Bike (motoveicoli a 2 o 3 ruote di ogni età); Special (furgoni, autocarri, camion, bus, scuolabus, ambulanze, autobotti, trattori e motocarri, di ogni età).
Donare moto o macchina una volta giunti al traguardo - chiarisce l’organizzazione - non è obbligatorio: lo scopo della competizione è infatti quello di raccogliere fondi. Lo si potrà fare anche versando un somma in beneficenza, ovviamente superiore a quella dovuta da chi decide di lasciare il mezzo che guiderà.
Come accennato sopra, le iscrizioni apriranno nel giro di qualche mese: chi nel frattempo volesse raccogliere qualche informazione in più per meglio organizzare l’avventura può visitare il sito ufficiale Dust2Dakar.org, sul quale sono indicati nel dettaglio anche i progetti benefici delle due ONG.
Il via scatterà il 28 dicembre 2020, ma le iscrizioni apriranno già in agosto: bastano un mezzo qualsiasi (sotto i dettagli), 500 euro per ogni veicolo e 450 euro per ogni membro del team.
Il Rust2Dakar rally è aperto a tutti gli appassionati di motori, purchè ovviamente dotati delle necessarie doti di navigazione e capacità di adattamento. Sarà possibile partecipare con qualsiasi mezzo su ruote: auto, moto, furgoni, camion, bus, ambulanze e perfino trattori. Gli organizzatori hanno individuato nel dettaglio 7 classi di appartenenza: Vintage (autoveicoli a 2 ruote motrici costruiti prima del 1988); Classic (autoveicoli a 2 ruote motrici costruiti dal 1988 sino al 1998); Youngtimer (autoveicoli a 2 ruote motrici costruiti dal 1998 sino al 2012); Modern (autoveicoli a 2 ruote motrici costruiti dal 2012 al 2020); 4x4 (autoveicoli 4 ruote motrici di ogni età); Bike (motoveicoli a 2 o 3 ruote di ogni età); Special (furgoni, autocarri, camion, bus, scuolabus, ambulanze, autobotti, trattori e motocarri, di ogni età).
Donare moto o macchina una volta giunti al traguardo - chiarisce l’organizzazione - non è obbligatorio: lo scopo della competizione è infatti quello di raccogliere fondi. Lo si potrà fare anche versando un somma in beneficenza, ovviamente superiore a quella dovuta da chi decide di lasciare il mezzo che guiderà.
Come accennato sopra, le iscrizioni apriranno nel giro di qualche mese: chi nel frattempo volesse raccogliere qualche informazione in più per meglio organizzare l’avventura può visitare il sito ufficiale Dust2Dakar.org, sul quale sono indicati nel dettaglio anche i progetti benefici delle due ONG.
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