Royal Enfield, le moto saranno prodotte in Inghilterra
Royal Enfield ha annunciato un consistente investimento: oltre 50 milioni di sterline per aprire due nuovi stabilimenti, uno in India e l’altro in Inghilterra. La casa tornerà quindi in madrepatria, preparandosi a una fase di rilancio sui mercati internazionali in programma a partire dal 2016
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Torna a casa Royal
Royal Enfield potrebbe tornare a costruire motociclette nel Regno Unito già dal 2016. Dall’india infatti è stata annunciata l’intenzione di investire 50.000.000 di sterline per accelerare l'espansione e la produzione della gamma di motociclette: “Al fine di consolidarsi come leader mondiale nel motociclismo di medie dimensioni”, ha dichiarato l’amministratore delegato Siddhartha Lal, “Royal Enfield costruirà due nuovi centri tecnologici”. Uno sarà situato nella città indiana di Chennai (dove Royal Enfield ha già altri stabilimenti), mentre l’altro verrà costruito nella contea britannica del Leicestershire, che attualmente ospita Triumph (Hinckley) e Norton (Castle Donington).
La British Royal Enfield sembrerebbe voler fare le cose in grande, ritornando in madrepatria, dove manca dal 1970, quando aveva chiuso i battenti lo storico stabilimento di Redditch. Al consistente investimento dichiarato da Lal infatti, vanno aggiunte le recenti assunzioni dell’ex Product Manager di Triumph, Simon Warburton, chiamato per dirigere la strategia commerciale di Enfield e del celebre designer sudafricano, Pierre Terblanche, firma di parecchi modelli Ducati.
La storica casa motociclistica ha in programma grandi novità per il futuro, non a caso sta investendo parecchio per farsi conoscere al grande pubblico. Lo dimostra il programma televisivo firmato BBC che ha visto Guy Martin impegnato in un viaggio di 1000 miglia attraverso l'India in sella a una Bullet. Il programma di sviluppo era già iniziato nell’ottobre 2013, quando, durante un galà, tenutosi all'Ace cafe di Londra, era stato presentato il nuovo modello "Continental GT” primo progetto non legato alla storica linea della “Bullet". Certo è che, pur non necessitando di una particolare spinta alla modernizzazione, per raggiungere l’obbiettivo prefissato Royal Enfield nei prossimi mesi dovrà lavorare sodo. Ci aspettiamo parecchie novità...
Royal Enfield potrebbe tornare a costruire motociclette nel Regno Unito già dal 2016. Dall’india infatti è stata annunciata l’intenzione di investire 50.000.000 di sterline per accelerare l'espansione e la produzione della gamma di motociclette: “Al fine di consolidarsi come leader mondiale nel motociclismo di medie dimensioni”, ha dichiarato l’amministratore delegato Siddhartha Lal, “Royal Enfield costruirà due nuovi centri tecnologici”. Uno sarà situato nella città indiana di Chennai (dove Royal Enfield ha già altri stabilimenti), mentre l’altro verrà costruito nella contea britannica del Leicestershire, che attualmente ospita Triumph (Hinckley) e Norton (Castle Donington).
La British Royal Enfield sembrerebbe voler fare le cose in grande, ritornando in madrepatria, dove manca dal 1970, quando aveva chiuso i battenti lo storico stabilimento di Redditch. Al consistente investimento dichiarato da Lal infatti, vanno aggiunte le recenti assunzioni dell’ex Product Manager di Triumph, Simon Warburton, chiamato per dirigere la strategia commerciale di Enfield e del celebre designer sudafricano, Pierre Terblanche, firma di parecchi modelli Ducati.
La storica casa motociclistica ha in programma grandi novità per il futuro, non a caso sta investendo parecchio per farsi conoscere al grande pubblico. Lo dimostra il programma televisivo firmato BBC che ha visto Guy Martin impegnato in un viaggio di 1000 miglia attraverso l'India in sella a una Bullet. Il programma di sviluppo era già iniziato nell’ottobre 2013, quando, durante un galà, tenutosi all'Ace cafe di Londra, era stato presentato il nuovo modello "Continental GT” primo progetto non legato alla storica linea della “Bullet". Certo è che, pur non necessitando di una particolare spinta alla modernizzazione, per raggiungere l’obbiettivo prefissato Royal Enfield nei prossimi mesi dovrà lavorare sodo. Ci aspettiamo parecchie novità...
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