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Ronin on the Road destinazione Giappone

In sella al quad, Danilo Carnevali è pronto a partire in direzione Giappone, fino al Monte Fuji. Un viaggio che l’avventuroso maestro di karate ha scelto di intraprendere per seguire una vocazione e dimostrare che “il desiderio di avventura, il viaggio e la scoperta di posti nuovi, possano essere valide alternative alla vita frenetica della nostra società e al vuoto interiore che spesso caratterizza l’animo dei giovani di oggi”
“Una porta verso un nuovo mondo”
Classe 1964, nato a Urbino, maestro di Karate e arti marziali, Danilo Carnevali è da sempre un grande appassionato di quad: tantissimi i viaggi intrapresi con mezzo a quattro ruote, tra i quali anche quello “epico” portato a termine 10 anni fa a Ulan Bator, in Mongolia. Insaziabile d’avventura “obbligato” a seguire la sua spinta interiore, Danilo è pronto a ripartire in direzione est, dove nasce il sole. Sulla cartina, i paesi segnati, Italia compresa, sono 11: si parte da “casa” e si attraversano Albania, Grecia, Turchia, Georgia, Russia, Kazakistan, Russia, Mongolia, Cina, Giappone. La meta di quest’anno è infatti il Monte Fuji, “la porta verso un nuovo mondo”. Un mondo che Danilo ha sempre sognato e che desidera raggiungere “con le proprie forze”, portando in dono al monte giapponese la propria fatica.
Una sfida che per Danilo significa mettersi alla prova da un punto di vista fisico e sportivo, ma anche umano e intellettuale: conoscere paesi diversi e le genti che li abitano, trasmettere a quanti scegliessero di “seguirlo” durante il viaggio l’amore per l’avventura, per la vita all’aperto e per la natura, essere di esempio per tanti giovani “mostrando come lo sport, il desiderio di avventura, il viaggio e la scoperta di posti nuovi, possano essere valide alternative alla vita frenetica della nostra società e al vuoto interiore che spesso caratterizza l’animo dei giovani di oggi”.
Danilo non ha dubbi: “Credo che ognuno di noi sia stato creato per compiere qualcosa di ben definito, qualcosa insito nell'anima dell'individuo che viene dotato della propria personalità unica e irripetibile. Ma le persone, in genere, non riescono a capire l'importanza del “darsi un'occhiata dentro”, troppo presi dall'iniquità delle cose materiali e dai modelli che la nostra società ci impone e che ci fa anteporre alla nostra vera personalità...ci sentiamo in equilibrio quando possiamo confrontarci con gli altri, per cose che in realtà ci allontanano sempre di più da quella che è la nostra vera essenza e dalla missione per cui siamo stati creati.. cioè seguire la nostra via!”
Il viaggio “spirituale” di Danilo non si terrà però in completa solitaria: no staff di due persone - Désirée Pinelli e Vito Legati - lo accompagnerà su una Jeep Cherokee, fungendo da fondamentale supporto per assistenza tecnica e per raccogliere materiali a fini promozionali, per i social e per il blog che racconterà tutto viaggio (www.roniontheroad.it).
Loro saranno i tre, ma chiunque “da lontano” potrà seguire Danilo e supportarlo durante il viaggio: da una parte si potrà tenere sott’occhio il percorso e le avventure via via affrontate dalla crew attraverso i social e il sito internet ufficiale; dall’altra sarà anche possibile sostenere concretamente il progetto di sport e cultura attraverso una donazione sul sito www.sportsupporter.it/progetti_dettaglio/id-471.
(in foto da sinistra: Daniela Calisti – event planner e fundraiser, Beatrice Giannotti – Studio Synthesis, Danilo Carnevali – protagonista del progetto Ronin on the Road, Francesco Spina – referente della piattaforma di crowdfunding SportSupporte). 
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