Salta al contenuto principale

Riforma del C.d.S.: più tutele ai motociclisti ed accesso in autostrada per le moto superiori a 120 cc

Riforma del Codice della Strada entro la fine dell’anno. Il disegno di legge, approvato dalla Camera dei deputati un paio di anni fa, sarà esaminato a dicembre prossimo al Senato. Se passa, il Governo avrà 12 mesi di tempo per adottare le modifiche al Codice della Strada. Le numerose novità del testo di riforma riguardano anche le moto e, più in generale, i veicoli a due ruote. 
Il disegno di legge, in dettaglio per centauri e ciclisti, prevede:
1. revisione e rafforzamento delle misure finalizzate allo sviluppo della mobilità sostenibile e al miglioramento della sicurezza stradale in ambito urbano, con particolare riferimento all’utenza vulnerabile, quali bambini, disabili, anziani, pedoni, ciclisti, utilizzatori di ciclomotore e motociclo e tutti coloro che meritino una tutela particolare dai pericoli derivanti dalla circolazione sulla strada, nonché ai mezzi di trasporto a trazione animale;
2. disposizioni che migliorino la sicurezza dei pedoni e della circolazione di biciclette, ciclomotori e motoveicoli, con particolare attenzione ai ciclisti di età inferiore agli anni quattordici;
3. disposizioni in tema di classificazione delle motoslitte e disciplina delle relative caratteristiche costruttive e funzionali, nonché disciplina della loro circolazione su strada attraverso la previsione di un apposito contrassegno identificativo, di documenti di circolazione e di guida e di obblighi assicurativi per la responsabilità civile verso terzi;
4. aggiornamento delle disposizioni concernenti la circolazione sulle autostrade e sulle extraurbane principali, consentendo l’accesso di motocicli di cilindrata non inferiore a 120 centimetri cubici, se guidati da conducenti maggiorenni;
5. disposizioni miranti alla limitazione della presenza ai bordi della carreggiata di ostacoli fissi artificiali, quali i supporti della segnaletica commerciale e stradale e delle barriere di sicurezza, al fine di ridurre le condizioni di pericolo per ciclomotori e motoveicoli;
6. disciplina dell’utilizzo di targhe sostitutive per motoveicoli in occasione di competizioni sportive, per prevenire il danneggiamento o la perdita delle targhe originali;
7. ricorsi amministrativi e giurisdizionali: semplificazione della procedura, alleggerimento degli oneri amministrativi a carico dei cittadini ed eliminazione di duplicazioni, individuando, tra autorità amministrativa e autorità giudiziaria, ambiti di competenza a conoscere diversi in relazione ai motivi di legittimità e di merito.
Aggiungi un commento