Riaprono gli impianti sportivi: in sella senza mascherina, distanziamento nel paddock
La Federmoto diramata le linee guida per piloti, tecnici e strutture impegnate. Bisogna attestare la negatività al Covid-19 e ogni pilota può avere al massimo un accompagnatore. Distanziamento sociale anche nei box, ristorazione take away e obbligo di mascherina per tutti quelli che non vanno in moto
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La Federmoto ha diffuso un documento contenente le linee guida tecnico sanitarie per le attività di allenamento degli atleti di interesse nazionale. Ne riportiamo una sintesi, che evidenzia come le strutture che saranno aperte, i loro dipendenti e tutti gli atleti e i tecnici coinvolti dovranno sottostare all'applicazione di numerose e rigorose misure.
Autocertificazione e documentazione
Il pilota che accede all’impianto dovrà compilare modulo di autodichiarazione attestante la presenza ovvero l’assenza di infezione da SARS-CoV-2 e di rischi di contagio per gli altri per quanto di propria conoscenza. È fortemente raccomandata per il pilota l’esecuzione di test sierologico con prelievo venoso prima della ripresa degli allenamenti. Per gli atleti COVID+ accertati e guariti e atleti che abbiano avuto sintomi riferibili (il documento entra nel dettaglio) si esegue lo screening previsto per gli atleti COVID+ e sintomatici da protocollo FMSI (anche in questo caso la lista degli esami viene definita specificatamente).
Misure applicate
Per qualunque insorgenza di sintomatologia ascrivibile a COVID-19 si deve prontamente interrompere l’attività di allenamento ed avvisare il proprio medico di medicina generale/numeri di emergenza governativi. Il pilota e gli accompagnatori, protetti da mascherina chirurgica correttamente indossata e guanti, devono essere sottoposti - all’accesso all’impianto in zona triage separata-, alla misurazione della temperatura corporea con termometro digitale. In caso di temperatura maggiore di 37.5°C si raccomanda di ricontrollare la temperatura e, nel caso venga confermato l’aumento di temperatura o di sintomi sospetti, non si permetta il procedere nell’impianto stesso attivando i protocolli sanitari da disposizioni governative in essere comprensivi del numero unico di emergenza e dei numeri verdi regionali e procedendo all’isolamento del soggetto stesso e dei contatti stretti.
Ambienti e servizi
Vige l'obbligo di mascherina dispositivo medico in tutti gli ambienti (es. segreteria) e il rispetto della distanza interpersonale di 2 metri. Si prevede l’uso di barriere antirespiro nelle zone considerate critiche per contatto diretto e la presenza di dispenser con gel disinfettante a base alcolica all’ingresso. La sanificazione a conclusione di ciascuna giornata di allenamento o con cadenza più frequente a seconda delle caratteristiche di utilizzo dei locali è obbligatoria. Il personale addetto e presente nelle aree chiuse dovrà essere comunque ridotto al minimo e presente solo allo scopo di permettere lo svolgimento dell’attività sportiva in sicurezza, ma sono comunque da privilegiare, ove possibile, attività all’aperto. Per quanto riguarda gli spogliatoi l'ingresso contingentato da prevedersi a seconda dell’ampiezza dei locali deve garantire il rispetto di una superficie indicativa minima di 10 mq/persona, oltre all'obbligo di mantenere la distanza sociale di sicurezza di 2 metri. Non è prevista l’effettuazione di docce.
Il paddock e gli impianti
Nel paddock è previsto l’accesso contemporaneo di un numero massimo di piloti pari al triplo di quelli ammessi in pista secondo il documento di omologazione (v. piloti ammessi in gara) nel rispetto comunque di una superficie minima di 100 mq/pilota. Per ogni pilota può essere al massimo consentito l’accesso di solo un accompagnatore (salvo che non usufruiscano dei box). Le zone di stazionamento stabile delle persone devono essere distanti almeno 5 metri tra loro. La circolazione all'interno delle strutture è ammessa solo con mascherina dispositivo medico obbligatoria, non per i piloti nel momento in cui indossano il casco perché in procinto di iniziare o di concludere l’attività sportiva in moto. Nei box chiusi va effettuata la sanificazione in funzione dell’effettivo uso dell’ambiente suggerendone un’areazione comunque frequente.
Altre norme
Anche gli addetti al soccorso devono sottostare a procedure rigorose, le aree di ristorazione saranno attive solo nella modalità da asporto e con stoviglie usa e getta.
Autocertificazione e documentazione
Il pilota che accede all’impianto dovrà compilare modulo di autodichiarazione attestante la presenza ovvero l’assenza di infezione da SARS-CoV-2 e di rischi di contagio per gli altri per quanto di propria conoscenza. È fortemente raccomandata per il pilota l’esecuzione di test sierologico con prelievo venoso prima della ripresa degli allenamenti. Per gli atleti COVID+ accertati e guariti e atleti che abbiano avuto sintomi riferibili (il documento entra nel dettaglio) si esegue lo screening previsto per gli atleti COVID+ e sintomatici da protocollo FMSI (anche in questo caso la lista degli esami viene definita specificatamente).
Misure applicate
Per qualunque insorgenza di sintomatologia ascrivibile a COVID-19 si deve prontamente interrompere l’attività di allenamento ed avvisare il proprio medico di medicina generale/numeri di emergenza governativi. Il pilota e gli accompagnatori, protetti da mascherina chirurgica correttamente indossata e guanti, devono essere sottoposti - all’accesso all’impianto in zona triage separata-, alla misurazione della temperatura corporea con termometro digitale. In caso di temperatura maggiore di 37.5°C si raccomanda di ricontrollare la temperatura e, nel caso venga confermato l’aumento di temperatura o di sintomi sospetti, non si permetta il procedere nell’impianto stesso attivando i protocolli sanitari da disposizioni governative in essere comprensivi del numero unico di emergenza e dei numeri verdi regionali e procedendo all’isolamento del soggetto stesso e dei contatti stretti.
Ambienti e servizi
Vige l'obbligo di mascherina dispositivo medico in tutti gli ambienti (es. segreteria) e il rispetto della distanza interpersonale di 2 metri. Si prevede l’uso di barriere antirespiro nelle zone considerate critiche per contatto diretto e la presenza di dispenser con gel disinfettante a base alcolica all’ingresso. La sanificazione a conclusione di ciascuna giornata di allenamento o con cadenza più frequente a seconda delle caratteristiche di utilizzo dei locali è obbligatoria. Il personale addetto e presente nelle aree chiuse dovrà essere comunque ridotto al minimo e presente solo allo scopo di permettere lo svolgimento dell’attività sportiva in sicurezza, ma sono comunque da privilegiare, ove possibile, attività all’aperto. Per quanto riguarda gli spogliatoi l'ingresso contingentato da prevedersi a seconda dell’ampiezza dei locali deve garantire il rispetto di una superficie indicativa minima di 10 mq/persona, oltre all'obbligo di mantenere la distanza sociale di sicurezza di 2 metri. Non è prevista l’effettuazione di docce.
Il paddock e gli impianti
Nel paddock è previsto l’accesso contemporaneo di un numero massimo di piloti pari al triplo di quelli ammessi in pista secondo il documento di omologazione (v. piloti ammessi in gara) nel rispetto comunque di una superficie minima di 100 mq/pilota. Per ogni pilota può essere al massimo consentito l’accesso di solo un accompagnatore (salvo che non usufruiscano dei box). Le zone di stazionamento stabile delle persone devono essere distanti almeno 5 metri tra loro. La circolazione all'interno delle strutture è ammessa solo con mascherina dispositivo medico obbligatoria, non per i piloti nel momento in cui indossano il casco perché in procinto di iniziare o di concludere l’attività sportiva in moto. Nei box chiusi va effettuata la sanificazione in funzione dell’effettivo uso dell’ambiente suggerendone un’areazione comunque frequente.
Altre norme
Anche gli addetti al soccorso devono sottostare a procedure rigorose, le aree di ristorazione saranno attive solo nella modalità da asporto e con stoviglie usa e getta.
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