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Jerez - Rea e Kawasaki SBK più veloci delle MotoGP

A Jerez, nel primo giorno di test che ha visto in pista insieme MotoGP e SBK, l’inglese della Kawasaki ha messo in riga tutti, comprese le più blasonate MotoGP. Davanti a lui solo la Desmosedici di Barbera , ma secondo Petrucci: "È tutta una questione di gomme"
Exploit sì, ma con riserva...
In alcune condizioni particolari è già successo in passato che le Derivate di serie andassero a “pestare i piedi” in termini di velocità e prestazioni alle MotoGP. Di solito succedeva con la pioggia o in piste dove il ritmo viene costantemente spezzettato e il manico del pilota è fondamentale. Ma quello che è successo a Jerez mercoledì ha stupito tutti: Jonathan Rea e la sua Kawasaki ZX-10R si sono messi dietro quasi tutte le MotoGP nella sessione di test “comune” alle due categorie. Rea ha ottenuto il secondo tempo assoluto (1'39.608), dietro soltanto di soli 0.125 dalla Desmosedici di Barbera. Rea, ha regolato nell'ordine Baz (Ducati Desmosedici Avintia) e le altre due Ducati di Bautista e Redding. Sesto, a quattro decimi, Aleix Espargaro in sella all’Aprilia, seguito da Michele Pirro (Ducati), Andrea Iannone, solo ottavo con la Suzuki a mezzo secondo da Barbera e Jack Miller con la Honda. Per quanto riguarda le SBK, la seconda in classifica è la Ducati di Davies che è riuscito a fare meglio del ducatista Petrucci. Solo diciassettesimo assoluto, invece, Marco Melandri che sta continuando il suo apprendistato con la Ducati ufficiale (il ravennate ha pagato un secondo dal compagno Davies).  L’inglese del Team Kawasaki spiega così il suo segreto: “Sul bagnato abbiamo provato le gomme rain per capire come funziona il posteriore ed è andato tutto bene. Adesso lavoreremo sul passo gara con quelle da asciutto e sul telaio: dobbiamo trovare un setting di base buono per tutti i circuiti, abbiamo tanti componenti da provare e non sarà facile perché il nuovo motore è più potente. La moto 2017? Ti chiede frenate più dure e accelerazioni più decise, quindi uno stile più stop&go”. A spiegare l’exploit di Rea ci ha pensato anche Danilo Petrucci, che, intervistato da Gpone.com, sostiene che sia tutta una questione di gomme: “Quelle moto (le SBK ndr) sono molto veloci, ma certi tempi vanno presi con le pinze. Fra le gomme che ci ha messo a disposizione Michelin per questi test abbiamo tutti utilizzato 2 opzioni per l’anteriore e una per il posteriore, erano tutte mescole abbastanza dure, da gara. Ricordo le Pirelli, perché le ho usate sia nel CIV sia quando collaudavo la Panigale per Ducati. Le loro gomme da qualifica sono eccezionali per un giro secco, ma poi i riferimenti si alzano di un paio di secondi. Inoltre funzionano molto bene con le basse temperature e in questi giorni le temperature dell’asfalto sono state abbastanza fresche. Le Michelin che abbiamo usato sono diverse, basta pensare che dopo 22 giri con lo stesso pneumatico giravo ancora a mezzo secondo dal mio miglior giro, se analizziamo i passi le SBK sono invece circa due secondi più lente delle MotoGP”
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