RC, l'IVASS torna sul Bonus Malus: serve una "revisione urgente" dell'intero sistema
In occasione dell'Assemblea dell'ANIA di inizio agosto, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni torna sull’argomento Bonus Malus: il presidente IVASS ha ribadito l’urgente necessità di riformare un meccanismo introdotto 30 anni fa e che “presenta oggi evidenti segni di usura”
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Politica e trasporti
Bonus Malus?
A distanza di quasi un anno dal suo primo intervento, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni torna sulla questione Bonus Malus ribadendo la necessità una “revisione urgente” dell’intero sistema. Un sistema che, lo ricordiamo, consente di scalare le classi di merito o retrocedere in base al numero e alla frequenza di sinistri in cui si è coinvolti o di cui si è responsabili e che ovviamente comporta un abbassamento o un aumento del premio assicurativo.
“Dopo quasi trent’anni di funzionamento - ha spiegato il Presidente dell’IVASS Federico Signorini durante il proprio intervento all'Assemblea dell'ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici) - il meccanismo Bonus Malus presenta oggi evidenti segni di usura”. I “difetti” sono numerosi e riguardano tanto il valore delle singole classi quanto un’abitudine - scorretta - portata avanti dalle stesse Compagnie, che di fatto ha portato alla creazione di un meccanismo poco trasparente.
"Da un lato - ha osservato il numero uno dell'organo di vigilanza - le classi di conversione universale hanno perso quasi ogni valore segnaletico, mentre dall’altro si è diffusa tra le imprese l'abitudine di definire classi "interne", né trasparenti né universali". Soluzione? Secondo Signorini, "non va dimenticato che la materia è complessa e deve essere affrontata in modo organico, anche tenendo conto di tutte le norme che si sono stratificate nel tempo”. Per dibattere sull'argomento e con l'intento anche di fornire un contributo al legislatore, l'IVASS ha pertanto invitato gli stakeholders ad “inviare analisi, studi teorici e/o empirici sull’argomento”, che saranno presentati nel corso della giornata di studio che si terrà a Roma entro la fine di quest'anno.
“Dopo quasi trent’anni di funzionamento - ha spiegato il Presidente dell’IVASS Federico Signorini durante il proprio intervento all'Assemblea dell'ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici) - il meccanismo Bonus Malus presenta oggi evidenti segni di usura”. I “difetti” sono numerosi e riguardano tanto il valore delle singole classi quanto un’abitudine - scorretta - portata avanti dalle stesse Compagnie, che di fatto ha portato alla creazione di un meccanismo poco trasparente.
"Da un lato - ha osservato il numero uno dell'organo di vigilanza - le classi di conversione universale hanno perso quasi ogni valore segnaletico, mentre dall’altro si è diffusa tra le imprese l'abitudine di definire classi "interne", né trasparenti né universali". Soluzione? Secondo Signorini, "non va dimenticato che la materia è complessa e deve essere affrontata in modo organico, anche tenendo conto di tutte le norme che si sono stratificate nel tempo”. Per dibattere sull'argomento e con l'intento anche di fornire un contributo al legislatore, l'IVASS ha pertanto invitato gli stakeholders ad “inviare analisi, studi teorici e/o empirici sull’argomento”, che saranno presentati nel corso della giornata di studio che si terrà a Roma entro la fine di quest'anno.
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