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Rapine in moto: a Buenos Aires scatta il divieto di viaggiare in due

Come in altre metropoli latinoamericane, anche a Buenos Aires sarà vietato circolare in due sulle moto. Una misura rischia di rimanere un semplice palliativo…

Peligro motochorros

Come già fatto in alcune città brasiliane e di altri paesi dell’America Latina, anche Buenos Aires, in Argentina, si prepara al divieto di viaggiare in due su moto e motorini. Un provvedimento voluto per arginare il problema dei cosiddetti “motochorros”, rapinatori che hanno fatto delle due ruote il loro principale “strumento di lavoro”. Il meccanismo è semplicissimo: il passeggero, spesso armato, scippa o compie la rapina ed il conducente assicura una rapida fuga. Non per nulla, gli avvisi che ricordano ai cittadini di stare sempre allerta sono assai numerosi…

Solo in certi orari ed in certe zone

Il divieto di viaggiare in due, drastico ma, a detta delle autorità, inevitabile, verrà attuato a Buenos Aires solo in determinate fasce orarie e solo nelle zone della città a più alto rischio. Tuttavia non sarà attivo solo nella zona metropolitana poiché i sindaci dei 135 comuni della provincia potranno farne richiesta qualora lo ritenessero necessario. 

Un piano generale dalla dubbia efficacia

Il provvedimento, lo ricordiamo, s’inserisce in un più ampio “pacchetto” di interventi per la sicurezza. Tra le misure già attive c'è anche quella lanciata nel 2019 che obbliga tutti i motociclisti a riportare la targa identificativa su casco e gilet. Normativa che tuttavia, a detta dello stesso ministro della Sicurezza, è stata più volte ignorata. D’altra parte, che rapinatori e criminali fossero poco disposti a circolare con la targa (ovviamente di una moto rubata) stampata sul casco e sul gilet catarifrangente era cosa facilmente intuibile…
Ugualmente, rimane da capire in quanti sceglieranno di rispettare il divieto di circolare in due, specialmente se si considera l’effettiva impossibilità da parte delle autorità di vigilare su di un territorio tanto ampio - quasi 4000 km quadrati. Va detto infatti che l’esperienza di altri Paesi latinoamericani dimostra come misure simili, inizialmente accolte con speranze di riduzione della criminalità, siano state nella maggior parte dei casi abbandonate per via della loro scarsa incidenza sul fenomeno. Di contro, sarebbero certamente più utili (ma certo anche più onerosi) il rafforzamento delle pattuglie nelle aree a rischio ed un maggiore impegno nel contrasto al fenomeno delle moto rubate, vero “strumento” dei motochorros. Senza tutto questo, il divieto di circolare in due, che di fatto è un semplice “palliativo” di un problema ben più ampio, rischia soltanto di penalizzare molti cittadini onesti che con la moto si spostano, in coppia, quotidianamente in tutte le vie della città.

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Ottavonano-IETTALO
Ven, 25/04/2025 - 15:39
In Sicilia fanno lo scippo anche da soli, simulano una scivolata davanti alla auto e ti fermano, poi quando si avvicinano allo sportello per chiedere soccorso, lo aprono e rubano la borsa in mezzo alle gambe di tua moglie….. oppure ti tirano un calcio sul paraurti posteriore è appena ti fermi…. la stessa cosa per la borsa di tua moglie….