Questo weekend Superbike in Portogallo: chi ferma Bautista?
Portogallo ultima fermata europea per il mondiale Superbike. Nel weekend si correrà il nono round del campionato sulla pista di Portimao, secondo appuntamento portoghese dopo quello corso in maggio all’Estoril, e ultimo nel Vecchio Continente: le ultime tre prove della serie saranno in Argentina, Indonesia e Australia.
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Strada segnata?
Con 248 punti ancora disponibili in teoria il campionato è apertissimo, ma l’impressione è che la situazione cominci a delinearsi: Alvaro Bautista e la Ducati ufficiale appaiono sempre più forti, lo spagnolo sbaglia pochissimo e la moto va come un treno. Due settimane fa a Barcellona hanno vinto tutte e tre le gare e il vantaggio nella classifica assoluta è di 59 punti, quasi quelli di un intero round.
Il finale è in salita per i suoi avversari di sempre, Toprak Razgatlioglu e Jonathan Rea. Il turco della Yamaha è l’uomo dei miracoli e non ci sarebbe da stupirsi di nulla, tanto meno a Portimao dove lo scorso anno vinse gara 1. Però il distacco è pesante e il rendimento della moto alterno, veniva da tre round eccezionali e in Spagna ha annaspato. In Portogallo bisognerà ritrovare la strada giusta.
Quanto a Rea, terzo a 67 punti dal leader, è un pilota di una grinta estrema e vanta anch’egli una vittoria su questa pista lo scorso anno, ma non vede il primo gradino del podio dal terzo round del 2022. Sempre in lotta per il primo posto, diverse volte fuori dalle righe e forse non assistito fino in fondo dalla competitività della sua Kawasaki. Eppure, come ”Razga”, è un pilota sempre pronto a tirare fuori un coniglio dal cilindro.
Fino ad ora sono stati solo questi tre a spartirsi le vittorie ma è bello vedere che il primo degli ”altri” è Michael Ruben Rinaldi, compagno di Bautista nel box Ducati. Il romagnolo sembra avere preso la direzione giusta e nelle ultime due gare è salito due volte sul podio, secondo. La testa del campionato è irraggiungibile, un piazzamento di rilievo invece no, è assolutamente alla sua portata. Ducati gli ha confermato la fiducia per il 2023, gli italiani... gli confermano il tifo. Dal terzo al sesto posto comunque è la fossa dei leoni italiani: Andrea Locatelli ed Axel Bassani sono incollati, separati da appena 3 punti, e sono assolutamente due piloti da tenere d’occhio. Al lombardo della Yamaha manca ancora l’acuto e per giunta viene da due gare deludenti eppure è sempre uno dei giovani più interessanti. Il veneto del team Motocorsa è l’eroe degli ”indipendenti”, primo della classifica dei privati con 78 punti di vantaggio sul migliore degli inseguitori, Garrett Gerloff, che è 11º; ma soprattutto Axel è stato più volte capace di accendere sogni proibiti. Chissà…
Alex Lowes si conferma pilota veloce ma troppo spesso scheggia impazzita, mentre c’è molta attesa per la prova di Iker Lecuona: la sua pole position a Barcellona ha fatto sognare la Honda, e se anche il risultato di gara non è stato all’altezza, le aspettative restano alte. Pure il suo compagno Xavi Vierge del resto in Spagna si è fatto onore, la moto non è male. Attenzione anche a Scott Redding nonostante il flop dell’ultimo round. La BMW ufficiale ha cominciato ad andare forte e proprio a Portimao lo scorso anno l’inglese salì tre volte sul podio. La pista gli piace, bisognerà vedere se piace anche alla sua moto.
Da tenere d’occhio infine i nostri Roberto Tamburini e Luca Bernardi, 15º e 16º in campionato. L’italiano ha appena centrato la sua prima top ten, il sammarinese va a punti con discreta regolarità ed entrambi sono in grado di ripetersi.
Con 248 punti ancora disponibili in teoria il campionato è apertissimo, ma l’impressione è che la situazione cominci a delinearsi: Alvaro Bautista e la Ducati ufficiale appaiono sempre più forti, lo spagnolo sbaglia pochissimo e la moto va come un treno. Due settimane fa a Barcellona hanno vinto tutte e tre le gare e il vantaggio nella classifica assoluta è di 59 punti, quasi quelli di un intero round.
Il finale è in salita per i suoi avversari di sempre, Toprak Razgatlioglu e Jonathan Rea. Il turco della Yamaha è l’uomo dei miracoli e non ci sarebbe da stupirsi di nulla, tanto meno a Portimao dove lo scorso anno vinse gara 1. Però il distacco è pesante e il rendimento della moto alterno, veniva da tre round eccezionali e in Spagna ha annaspato. In Portogallo bisognerà ritrovare la strada giusta.
Quanto a Rea, terzo a 67 punti dal leader, è un pilota di una grinta estrema e vanta anch’egli una vittoria su questa pista lo scorso anno, ma non vede il primo gradino del podio dal terzo round del 2022. Sempre in lotta per il primo posto, diverse volte fuori dalle righe e forse non assistito fino in fondo dalla competitività della sua Kawasaki. Eppure, come ”Razga”, è un pilota sempre pronto a tirare fuori un coniglio dal cilindro.
Fino ad ora sono stati solo questi tre a spartirsi le vittorie ma è bello vedere che il primo degli ”altri” è Michael Ruben Rinaldi, compagno di Bautista nel box Ducati. Il romagnolo sembra avere preso la direzione giusta e nelle ultime due gare è salito due volte sul podio, secondo. La testa del campionato è irraggiungibile, un piazzamento di rilievo invece no, è assolutamente alla sua portata. Ducati gli ha confermato la fiducia per il 2023, gli italiani... gli confermano il tifo. Dal terzo al sesto posto comunque è la fossa dei leoni italiani: Andrea Locatelli ed Axel Bassani sono incollati, separati da appena 3 punti, e sono assolutamente due piloti da tenere d’occhio. Al lombardo della Yamaha manca ancora l’acuto e per giunta viene da due gare deludenti eppure è sempre uno dei giovani più interessanti. Il veneto del team Motocorsa è l’eroe degli ”indipendenti”, primo della classifica dei privati con 78 punti di vantaggio sul migliore degli inseguitori, Garrett Gerloff, che è 11º; ma soprattutto Axel è stato più volte capace di accendere sogni proibiti. Chissà…
Alex Lowes si conferma pilota veloce ma troppo spesso scheggia impazzita, mentre c’è molta attesa per la prova di Iker Lecuona: la sua pole position a Barcellona ha fatto sognare la Honda, e se anche il risultato di gara non è stato all’altezza, le aspettative restano alte. Pure il suo compagno Xavi Vierge del resto in Spagna si è fatto onore, la moto non è male. Attenzione anche a Scott Redding nonostante il flop dell’ultimo round. La BMW ufficiale ha cominciato ad andare forte e proprio a Portimao lo scorso anno l’inglese salì tre volte sul podio. La pista gli piace, bisognerà vedere se piace anche alla sua moto.
Da tenere d’occhio infine i nostri Roberto Tamburini e Luca Bernardi, 15º e 16º in campionato. L’italiano ha appena centrato la sua prima top ten, il sammarinese va a punti con discreta regolarità ed entrambi sono in grado di ripetersi.
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