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Contro la crisi, proteggete il prestito

Se chiedete un finanziamento per comprare la moto, è sempre utile stipulare una polizza contro il rischio di perdere il lavoro. Di questi tempi più che mai… Fate però attenzione alle clausole e ai vincoli: ecco cosa dovete controllare attentamente. 
Quando si compra una moto a rate, ci si sente spesso chiedere: “Inseriamo anche l’assicurazione? Se capita un imprevisto sul lavoro, il prestito è coperto…”. Sembra un bel servizio e costa anche poco: ma sperate di non averne mai bisogno, perché i vincoli sono tali e tanti che è un miracolo se riuscirete a farlo funzionare. Quasi sempre la polizza è solo un guadagno in più per la finanziaria (che a sua volta si appoggia a un’assicurazione) e un costo per noi.




Tante clausole per non pagare

Le polizze “a protezione del credito” si stipulano dal concessionario insieme al prestito, senza dover presentare documenti particolari oltre a quelli che servono per il finanziamento. In sostanza, si mette solo una firma in più. Ma prima di accettare, occorre sforzarsi di chiedere i dettagli oppure leggere bene i fogli informativi per non rischiare brutte sorprese.

Quasi tutti i contratti infatti prevedono vincoli “strani” come quelli qui sotto.
✔ Valgono per dipendenti privati, ma non per gli autonomi.
✔ Non valgono: per le dimissioni volontarie; se si è licenziati per giusta causa; se si se è assunti da meno di 12 mesi; se in passato c’erano stati richiami disciplinari; se si resta a casa perché scade un contratto a termine.
✔ Spesso c’è un periodo di “franchigia” (anche 90 giorni): in altre parole, se anche scatta l’assicurazione il pagamento inizia dopo un certo periodo.
✔ Non valgono se si prende la cassa integrazione.
✔ Non coprono l’eventuale maxi-rata finale, ma solo quelle ordinarie.

Quando funziona l'assicurazione?
In pratica, per far scattare la copertura ci deve essere un licenziamento per “giustificato motivo oggettivo”: una definizione giuridica che indica situazioni gravi (crisi dell’impresa, cessazione dell’attività, impossibilità di ricollocamento) che non dipendono dal comportamento o dalla volontà del lavoratore.



Molti sottoscrivono queste polizze perché costano poco: dipende dalle coperture e dai massimali, ma in media si può indicare il 3% del totale finanziato.
Per esempio:
PRESTITO ➜ 6.000 euro
DURATA ➜ 24 mesi
TASSO ➜ 6,75%
COSTO POLIZZA ➜ 181,3 euro (3% dell’importo) RATA ( senza assicurazione) ➜ 269,26 euro
RATA (con assicurazione) ➜ 276,81 euro


Meglio una rata "leggera"

Gli esperti di finanziamenti (e il comune buon senso) suggeriscono di non fare mai il passo più lungo della gamba, sentendosi protetti da queste polizze.
Niente debiti "esagerati"
Avere l’assicurazione non deve diventare una scusa per “lasciarsi andare” e indebitarsi eccessivamente. Bisogna invece scegliere sempre una rata mensile sostenibile per il proprio reddito, al di là di avere o meno l’assicurazione. È quindi meglio chiedere una durata un po’ più lunga, ma con rate leggere, anche se la finanziaria vi consiglierà il contrario (perché in questo modo il rischio aumenta).
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