Più efficienza per la bici a idrogeno Alpha 2.0
Piccoli interventi mirati a migliorare efficienza e affidabilità per la bici a idrogeno di Pragma, sufficienti comunque per ricevere una nomination al CES Award nella categoria Smart Cities. Il modello richiede solo 2 minuti per fare il pieno e ha un'autonomia di 100 km
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Green Planet
Il motore è un Brose
Per realizzarla ci sono voluti più di dieci anni di ricerca e sviluppo, ma la Pragma Alpha 2.0 è una delle prime "concrete" bici a pedalata assistita alimentate ad idrogeno tanto che, nella sua ultima variante, si è meritata una nomination al CES Award di Las Vegas nella categoria Smart Cities. Le novità rispetto al recente passato sono minimali, ma consentono maggiore efficienza e affidabilità. Caratteristiche di grande rilievo perché l’obiettivo della società francese non sono tanto i ciclisti privati, ma le società di bike sharing, le flotte aziendali, le ditte di consegne o quelli di noleggio per i turisti. Il punto di forza dell’Alpha 2.0 è il sistema a celle a combustibile Pem da 150 W che trasforma l’idrogeno in energia per ricaricare le piccole batterie da 150 Wh. Una soluzione che ha il vantaggio di consentire un “rifornimento” rapidissimo rispetto alle tradizionali e-bike: la sostituzione delle capsule di H2 nel tubo obliquo richiede appena 2 minuti, contro le 3-4 ore necessarie per il “pieno” degli accumulatori al litio tradizionali. Inoltre, la tecnologia a idrogeno è esente da variazioni di prestazioni con le basse temperature garantendo, di fatto, un’autonomia costante di 100 km con ogni condizione climatica. A completare il progetto H2 di Pragma Industries sono le stazioni di produzione e di rifornimento di H2 progettate in collaborazione con l’Atawey, società transalpina specializzata in tecnologie per l’indipendenza energetica. La stazione sviluppata sarebbe in grado di produrre idrogeno combinando acqua ed elettricità in quantità sufficiente per la ricarica di 35 e-bike al giorno. Motore a idrogeno a parte, la Pragma Alpha 2.0 è del tutto simile alle normali bici a pedalata assistita con la velocità limitata a 25 km/h e motore da 250 W, un Brose montato nel movimento centrale e capace di 90 Nm di coppia massima.
Per realizzarla ci sono voluti più di dieci anni di ricerca e sviluppo, ma la Pragma Alpha 2.0 è una delle prime "concrete" bici a pedalata assistita alimentate ad idrogeno tanto che, nella sua ultima variante, si è meritata una nomination al CES Award di Las Vegas nella categoria Smart Cities. Le novità rispetto al recente passato sono minimali, ma consentono maggiore efficienza e affidabilità. Caratteristiche di grande rilievo perché l’obiettivo della società francese non sono tanto i ciclisti privati, ma le società di bike sharing, le flotte aziendali, le ditte di consegne o quelli di noleggio per i turisti. Il punto di forza dell’Alpha 2.0 è il sistema a celle a combustibile Pem da 150 W che trasforma l’idrogeno in energia per ricaricare le piccole batterie da 150 Wh. Una soluzione che ha il vantaggio di consentire un “rifornimento” rapidissimo rispetto alle tradizionali e-bike: la sostituzione delle capsule di H2 nel tubo obliquo richiede appena 2 minuti, contro le 3-4 ore necessarie per il “pieno” degli accumulatori al litio tradizionali. Inoltre, la tecnologia a idrogeno è esente da variazioni di prestazioni con le basse temperature garantendo, di fatto, un’autonomia costante di 100 km con ogni condizione climatica. A completare il progetto H2 di Pragma Industries sono le stazioni di produzione e di rifornimento di H2 progettate in collaborazione con l’Atawey, società transalpina specializzata in tecnologie per l’indipendenza energetica. La stazione sviluppata sarebbe in grado di produrre idrogeno combinando acqua ed elettricità in quantità sufficiente per la ricarica di 35 e-bike al giorno. Motore a idrogeno a parte, la Pragma Alpha 2.0 è del tutto simile alle normali bici a pedalata assistita con la velocità limitata a 25 km/h e motore da 250 W, un Brose montato nel movimento centrale e capace di 90 Nm di coppia massima.
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