Più sponsor con display digitali da montare su moto e tute dei piloti
Perché limitarsi ad una manciata di sponsor stampati su tute e carene, quando esiste la possibilità di mostrarne molti di più? Completato con successo il test con la McLaren F1, Seamless Digital punta ora a mini-display da montare sulle moto e, addirittura, sulle tute di piloti
Tutto per gli sponsor
Gli sponsor sulle carene, superfluo evidenziarlo, hanno una funzione tutt’altro estetica: si tratta di pubblicità e, quindi, di soldi. Da qui l’idea dell’azienda britannica Seamless Digital che, alla ricerca di una soluzione per aumentare il numero di marchi da mostrare durante la gara (e quindi, con essi, anche gli incassi), si è messa al lavoro per lo sviluppo di schermi da montare sia sulle auto che sulle moto.
L’idea è semplice: esattamente come i giganteschi cartelloni pubblicitari affissi sulle pareti dei palazzi che cambiano il brand da reclamizzare, così si possono realizzare piccoli display “da pista”. Il primo test è avvenuto in collaborazione con McLaren, proprio durante la sessione di prove libere del venerdì del Gran Premio degli Stati Uniti dello scorso ottobre. Sulla McLaren sono stati istallati diversi display flessibili, cioè capaci di adattarsi anche alle superfici irregolari della vettura, alimentati da una piccola batteria e basati sulla tecnologia “e-ink”, quella cioè utilizzata sui lettori e-book. Il tutto per un peso di soli 190 grammi l’uno. L'esperiento è andato talmente bene che gli schermi verranno adottati da McLaren in modo permanente per tutta la stagione F1 2023.
E sulle moto?
L’idea è la stessa per le moto, anche se in questo caso andranno considerati gli spazi a disposizione sulle carene, ridotti rispetto a quelli offerti da una F1.
Problema che secondo la stessa Seamless Digital potrebbe essere “aggirato” sfruttando ulteriori “superfici” su cui applicare gli schermi. Quali? Braccia, petto, schiena e cosce del pilota. Le tute in pelle con piccoli display sono per l’azienda inglese una strada facilmente percorribile. Certo, bisognerà attentamente ragionare sulla questione “sicurezza” ed accertarsi che gli schermi, per quanto piccoli e leggeri, non vadano in alcun modo a compromettere la resistenza della tuta e, quindi, la sicurezza del pilota. L’idea c’è, la tecnologia pure: considerato il probabile aumento dei proventi che tale soluzione assicurerebbe ai team, è molto probabile che la vedremo applicata di qui al prossimo futuro…