Pedaggio autostrade, il trucco all'italiana per pagare meno
Traffico autostrade – Mentre i motociclisti continuano a pagare tariffe esose per circolare sulle autostrade, c'è chi, in Liguria, ha escogitato un trucco per ingannare il sistema Telepass e far passare dei Tir come semplici furgoncini. Una truffa che vale centinaia di mgliaia di euro
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Politica e trasporti
“Genio” italico
Mentre i motociclisti si stanno battendo per la riduzione del 50% delle tariffe autostradali (la petizione online è prossima alle 10mila firme), per cancellare una trattamento che non ha riscontri simili negli altri paesi europei, i soliti "furbi" hanno risolto diversamente il problema dellle tariffe autostradali troppo costosi, in questo caso per i Tir. Pare sia stata sufficiente una “pinna di squalo”, cioè una striscia di gomma, posta dietro gli pneumatici dei rimorchi per impedire al sistema di rilevare il reale numero di assi. In questo modo gli ideatori della truffa riuscivano a far credere al Telepass che non stava transitando al casello un autotreno, ma un semplice furgoncino, con questo sistema la tariffa per un Tir a cinque assi si trasformava magicamente in quella per furgone a due assi; una truffa che ha consentito di non pagare pedaggi per centinaia di migliaia di euro. Il trucco è stato scoperto dalla Polstrada di Brugnato e dalla Guardia di finanza di La Spezia che hanno sequestrato 6 semirimorchi e denunciato il titolare di una ditta della Val di Magra. Resta indiscutibile però il fatto che, nel caso di moto e scooter, è scorretto parlare di assi e non di ruote: è dal 1990 che il calcolo dei pedaggi autostradali utilizza il sistema assi-sagoma che pone allo stesso livello auto e moto, anche se queste ultime ricevono minori servizi (carro atrezzi, parcheggi nelle aree di sosta, riparazioni), consumano meno asfalto, inquinano meno e occupano meno spazio.
Mentre i motociclisti si stanno battendo per la riduzione del 50% delle tariffe autostradali (la petizione online è prossima alle 10mila firme), per cancellare una trattamento che non ha riscontri simili negli altri paesi europei, i soliti "furbi" hanno risolto diversamente il problema dellle tariffe autostradali troppo costosi, in questo caso per i Tir. Pare sia stata sufficiente una “pinna di squalo”, cioè una striscia di gomma, posta dietro gli pneumatici dei rimorchi per impedire al sistema di rilevare il reale numero di assi. In questo modo gli ideatori della truffa riuscivano a far credere al Telepass che non stava transitando al casello un autotreno, ma un semplice furgoncino, con questo sistema la tariffa per un Tir a cinque assi si trasformava magicamente in quella per furgone a due assi; una truffa che ha consentito di non pagare pedaggi per centinaia di migliaia di euro. Il trucco è stato scoperto dalla Polstrada di Brugnato e dalla Guardia di finanza di La Spezia che hanno sequestrato 6 semirimorchi e denunciato il titolare di una ditta della Val di Magra. Resta indiscutibile però il fatto che, nel caso di moto e scooter, è scorretto parlare di assi e non di ruote: è dal 1990 che il calcolo dei pedaggi autostradali utilizza il sistema assi-sagoma che pone allo stesso livello auto e moto, anche se queste ultime ricevono minori servizi (carro atrezzi, parcheggi nelle aree di sosta, riparazioni), consumano meno asfalto, inquinano meno e occupano meno spazio.
Ecco come funziona il "trucchetto"
Foto e immagini
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Il nostro è un paese di merda!!!!
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Quello che trovo assurdo è che fanno tanti problemi per ridurre i pedaggi ai motoveicoli, parlando di difficoltà nel rilevare e differenziare i motoveicoli, e poi si scopre che hanno dei problemi ben più gravi nel riuscire a riconoscere veicoli con pedaggi ben più costosi.
Un metodo facile e poco costoso per differenziare i motoveicoli dagli altri veicoli potrebbe essere quello di usare carte a scalare scontate o contratti telepass specifici con tariffe indipendenti dal riconoscimento che viene effettuato dal sistema. Dopotutto quando si passa con il telepass e non si viene riconosciuti poiché la moto non ha la massa metallica necessaria per fare scattare il sistema, si viene rilevati fotograficamente e viene applicata la relativa tariffa.
In altre parole, quando si vuole fare pagare una tariffa predeterminata basata sulla targa, si può fare. Quindi si potrebbe anche fare in modo che questa tariffa sia diversa da quelle delle auto.
Tutto si può fare... basta volerlo.
Ringrazio per avere ricordato la petizione che il CIM ha realizzato, abbiamo superate le 8.000 firme, manca poco e partiranno le raccomandate.
Marco Polli
Presidente del Coordinamento Italiano Motociclisti
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Ciao Marco,
io ho firmato la petizione e l'ho fatto firmare a tutti i miei amici motociclisti.
Spero solo che se vinciamo questa battaglia decennale, se dovessero decidere di usare telepass specifici a seconda delle tariffe/mezzo, non se ne escano con la solita idea all'italiana che il telepass delle moto richieda un canone annuale che di fatto annulli il vantaggio per chi usa poco l'autostrada...sarebbe una grossa fregatura...
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