Pedaggio autostrade - Telepass multata per il raddoppio del canone
L'azienda Telepass è stata multata di 200.000 euro dall'Antitrust perché, raddoppiando il canone per i clineti Premium, non ha gestito al meglio la comunicazione e non è stata “rispettosa dei canoni di diligenza esigibili da un operatore della sua statura”
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Multa da 200.000 euro
L'Antitrust ha sanzionato Telepass Spa (che fa parte del gruppo autostrade) con una multa di 200mila euro “per avere attivato il nuovo servizio di assistenza Opzione Premium sull'intera viabilità stradale, raddoppiando il canone, senza richiedere preventivamente il consenso dei consumatori". L'azienda da questo gennaio ha unificato i servizi Opzione Premium e Premium Extra e per i clienti che avevano sottoscritto l'opzione Premium, dunque, si ritroveranno a partire dal 2017 con un canone che aumentato da 0,78 a 1,50 euro mensili. L'azienda non ha chiesto il consenso, ma si è limitata a far valere la tacita adesione dando ai clienti solo la possibilità di recedere tramite raccomandata entro 60 giorni. Nelle comunicazioni realizzate da Telepassm ha spiegato l'Atitrst: “Non si specificava in modo chiaro il contenuto e la natura del nuovo servizio offerto ai propri clienti, i quali erano tra l'altro indotti a ritenere, contrariamente al vero, che l'eventuale recesso avrebbe comportato anche la rinuncia al servizio di pagamento automatizzato del pedaggio autostradale tramite l'apparato Telepass".
L'Antitrust ha sanzionato Telepass Spa (che fa parte del gruppo autostrade) con una multa di 200mila euro “per avere attivato il nuovo servizio di assistenza Opzione Premium sull'intera viabilità stradale, raddoppiando il canone, senza richiedere preventivamente il consenso dei consumatori". L'azienda da questo gennaio ha unificato i servizi Opzione Premium e Premium Extra e per i clienti che avevano sottoscritto l'opzione Premium, dunque, si ritroveranno a partire dal 2017 con un canone che aumentato da 0,78 a 1,50 euro mensili. L'azienda non ha chiesto il consenso, ma si è limitata a far valere la tacita adesione dando ai clienti solo la possibilità di recedere tramite raccomandata entro 60 giorni. Nelle comunicazioni realizzate da Telepassm ha spiegato l'Atitrst: “Non si specificava in modo chiaro il contenuto e la natura del nuovo servizio offerto ai propri clienti, i quali erano tra l'altro indotti a ritenere, contrariamente al vero, che l'eventuale recesso avrebbe comportato anche la rinuncia al servizio di pagamento automatizzato del pedaggio autostradale tramite l'apparato Telepass".
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