Nuovo sistema di fasatura variabile per le Suzuki 250
Di recente il marchio giapponese ha presentato richiesta di brevetto per un nuovo sistema destinato a un bicilindrico di piccola cilindrata. La Casa giapponese non è nuova a dispositivi di questo genere, vediamo come funziona
Negli ultimi anni i sistemi di fasatura variabile delle valvole hanno preso sempre più piede, perché permettono di usare camme dal profilo più spinto agli alti regimi, quando servono le prestazioni, e più dolce in basso per contenere consumi ed emissioni inquinanti. Marchi come BMW, Ducati e KTM li adottano su modelli di serie, e di recente Suzuki ha presentato richiesta di brevetto per un nuovo sistema destinato a un bicilindrico di piccola cilindrata. La Casa giapponese non è nuova a dispositivi di questo genere: già il quattro cilindri della versione più recente della GSX-R 1000, introdotta nel 2017, impiega un sistema centrifugo che modifica la fasatura delle valvole al variare dei giri del motore. Era nato per aggirare il regolamento della MotoGP che vieta espressamente sistemi di variazione della fasatura a controllo elettronico e/o idraulico, nelle corse aveva funzionato ed è stato poi trasferito sulla supersportiva stradale. È allo studio anche un sistema idraulico destinato alle prossime versioni della Hayabusa.
Distribuzione ad albero
Il sistema attualmente in fase di studio in Suzuki è simile a quello adottato da Yamaha per i suoi motori monocilindrici monoalbero di 125 cm³: la distribuzione è comandata da un albero con tre camme, una per la valvola di scarico mentre per quello di aspirazione ce ne sono due, diverse l'una dall'altra, le quali operano tramite bilancieri in due parti. A seconda della pressione dell'olio viene inserito un perno che blocca insieme le due metà del bilanciere della valvola di aspirazione quando è necessario il profilo più "spinto", e viene ritratto per tornare al profilo più dolce. Le basi su cui Suzuki ha richiesto il brevetto riguardano il modo in cui il perno viene azionato ma rispetto al sistema Yamaha la sostanza non cambia. È interessante il fatto che la Casa di Hamamatsu abbia sviluppato questa soluzione per il bicilindrico di 248 cm³ già montato su diversi modelli in gamma: all'occorrenza, per adottarlo basterà modificare soltanto la testata, lasciando invariato il basamento.
Ecco come è fatto il sistema di fasatura variabile brevettato da Suzuki
I piccoli motori più puliti con questa fasatura
Tra l'altro un motore molto simile, ma di 298 cm³, viene montato su diversi modelli prodotti da Haojue, società cinese partner di Suzuki che per la Casa giapponese produce le V-Strom 250 e GSX 250 R. Moto che non vengono commercializzate in Europa perché non riescono a restare entro i limiti delle emissioni, e dunque c'è un buco nella gamma stradale perché si passa dalla GSX-R 125 alle SV 650 e V-Strom 650, ma con i motori 250 cm³ nella nuova configurazione a fasatura variabile il problema potrebbe venire risolto.