Nuovo Codice della Strada 2013: motociclisti più tutelati?
La stesura del nuovo codice della strada 2013 sta proseguendo abbastanza speditamente e, tra le possibili novità, c'è un'inedita attenzione alla sicurezza dei motociclisti e l'introduzione della patente a punti anche per i minorenni. Soddisfazione da parte di ANCMA
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Politica e trasporti
Più attenzione ai motociclisti
La stesura del nuovo Codice della Strada sta proseguendo a "tappe forzate", il consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge che delega il Governo alla "messa a punto" del testo e, se ci sarà l'approvazione dalle Camere, ci saranno 18 mesi per l'approvazione del nuovo testo. Il Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi ha anticipato qualche modifica importante riguardo il mondo delle due ruote. La sicurezza, innanzitutto, sarà un tema da approfondire: “Per la sicurezza delle strade, da cui dipende ancora il 15% dei morti per incidente, bisognerà intervenire sulla progettazione, la manutenzione e la segnaletica. Soprattutto per tutelare gli utenti più deboli: motociclisti e ciclisti. Un esempio concreto sono i guard rail: andranno ripensati nella forma, sia quelli in cemento che quelli in ferro, perché spesso è causa di lesioni gravissime per i guidatori delle due ruote". Fondamentale che i motociclisti siano considerati utenti deboli, in questo modo si potranno avviare una serie di migliorie per tutelarne l'incolumità. Altra novità riguarderà l'introduzione della patente a punti anche per i minorenni che così andranno incontro, in caso di multa, alla decurtazione dei punti e alla sospensione della patente. Un ulteriore punto fermo di Lupi è la semplificazione del testo, unica strada per avere un Codice chiaro e univoco: "L'attuale codice è composto da 240 articoli a cui si aggiungono i 408 del regolamento di esecuzione. Dal 1992 a oggi è stato oggetto di più di 70 interventi legislativi, che ne hanno compromesso l'organicità e la chiarezza. Il nuovo Codice avrà poche norme, mentre tutto ciò che è adeguamento allo sviluppo tecnologico e alle disposizioni europee, che sono in continua evoluzione, troverà spazio nel Regolamento, che è modificabile in modo più celere". A rafforzare le parole di Lupi ci ha pensato l'Onorevole Paolo Gandolfi, relatore del Disegno di Legge sulla riforma del Codice della Strada: “È nostra intenzione rafforzare al massimo le condizioni di sicurezza di motociclisti, ciclisti e pedoni, cercheremo di farlo nel lavoro in Commissione integrando i testi del DDL del Governo e quello di iniziativa parlamentare. Gli obiettivi sono comuni e condivisi e per raggiungerli meglio ascolteremo le associazioni dei diversi utenti della strada e di coloro che si battono per migliorare la sicurezza stradale”.
ANCMA: "Sicurezza tema fondamentale"
Soddisfatta ANCMA che nel riconoscere l'impegno di Lupi esorta il Governo a un impegno civile più marcato e concreto: “A noi non bastano le linee guida non vincolanti. Serve un impegno civile da parte del Governo sull’esigenza di sicurezza anche di chi va in moto”, dichiara Corrado Capelli, Presidente di Confindustria ANCMA, “In proposito esprimiamo apprezzamento per le dichiarazioni rilasciate dall’On. Lupi il quale ha affermato la necessità di tutelare l’utenza debole della strada, menzionando in particolare ciclisti e motociclisti e ha sottolineato che la progettazione e la costruzione delle infrastrutture debba tenere conto delle esigenze di sicurezza delle due ruote, con particolare riferimento ai guard-rail. Aggiungo che si tratta di misure che, una volta approvate, non comporterebbero oneri per la Pubblica Amministrazione. Al contrario, consentirebbero allo Stato di risparmiare fino a 1,5 miliardi di euro: a tanto ammontano, infatti, i costi sociali riconducibili all’inadeguatezza delle infrastrutture stradali per i centauri.” Soddisfazione anche per quanto riguarda l'approvazione della misura proposta da ANCMA, che mira alla semplificazione delle modifiche da effettuare ai veicoli, una scelta che snellirà le procedure burocoratiche, farà risparmiare i consumatori e consentirà uno sviluppo più florido dell'industria aftermarket.
La stesura del nuovo Codice della Strada sta proseguendo a "tappe forzate", il consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge che delega il Governo alla "messa a punto" del testo e, se ci sarà l'approvazione dalle Camere, ci saranno 18 mesi per l'approvazione del nuovo testo. Il Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi ha anticipato qualche modifica importante riguardo il mondo delle due ruote. La sicurezza, innanzitutto, sarà un tema da approfondire: “Per la sicurezza delle strade, da cui dipende ancora il 15% dei morti per incidente, bisognerà intervenire sulla progettazione, la manutenzione e la segnaletica. Soprattutto per tutelare gli utenti più deboli: motociclisti e ciclisti. Un esempio concreto sono i guard rail: andranno ripensati nella forma, sia quelli in cemento che quelli in ferro, perché spesso è causa di lesioni gravissime per i guidatori delle due ruote". Fondamentale che i motociclisti siano considerati utenti deboli, in questo modo si potranno avviare una serie di migliorie per tutelarne l'incolumità. Altra novità riguarderà l'introduzione della patente a punti anche per i minorenni che così andranno incontro, in caso di multa, alla decurtazione dei punti e alla sospensione della patente. Un ulteriore punto fermo di Lupi è la semplificazione del testo, unica strada per avere un Codice chiaro e univoco: "L'attuale codice è composto da 240 articoli a cui si aggiungono i 408 del regolamento di esecuzione. Dal 1992 a oggi è stato oggetto di più di 70 interventi legislativi, che ne hanno compromesso l'organicità e la chiarezza. Il nuovo Codice avrà poche norme, mentre tutto ciò che è adeguamento allo sviluppo tecnologico e alle disposizioni europee, che sono in continua evoluzione, troverà spazio nel Regolamento, che è modificabile in modo più celere". A rafforzare le parole di Lupi ci ha pensato l'Onorevole Paolo Gandolfi, relatore del Disegno di Legge sulla riforma del Codice della Strada: “È nostra intenzione rafforzare al massimo le condizioni di sicurezza di motociclisti, ciclisti e pedoni, cercheremo di farlo nel lavoro in Commissione integrando i testi del DDL del Governo e quello di iniziativa parlamentare. Gli obiettivi sono comuni e condivisi e per raggiungerli meglio ascolteremo le associazioni dei diversi utenti della strada e di coloro che si battono per migliorare la sicurezza stradale”.
ANCMA: "Sicurezza tema fondamentale"
Soddisfatta ANCMA che nel riconoscere l'impegno di Lupi esorta il Governo a un impegno civile più marcato e concreto: “A noi non bastano le linee guida non vincolanti. Serve un impegno civile da parte del Governo sull’esigenza di sicurezza anche di chi va in moto”, dichiara Corrado Capelli, Presidente di Confindustria ANCMA, “In proposito esprimiamo apprezzamento per le dichiarazioni rilasciate dall’On. Lupi il quale ha affermato la necessità di tutelare l’utenza debole della strada, menzionando in particolare ciclisti e motociclisti e ha sottolineato che la progettazione e la costruzione delle infrastrutture debba tenere conto delle esigenze di sicurezza delle due ruote, con particolare riferimento ai guard-rail. Aggiungo che si tratta di misure che, una volta approvate, non comporterebbero oneri per la Pubblica Amministrazione. Al contrario, consentirebbero allo Stato di risparmiare fino a 1,5 miliardi di euro: a tanto ammontano, infatti, i costi sociali riconducibili all’inadeguatezza delle infrastrutture stradali per i centauri.” Soddisfazione anche per quanto riguarda l'approvazione della misura proposta da ANCMA, che mira alla semplificazione delle modifiche da effettuare ai veicoli, una scelta che snellirà le procedure burocoratiche, farà risparmiare i consumatori e consentirà uno sviluppo più florido dell'industria aftermarket.
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finalmente un po' di attenzione per chi va in moto
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Avete mai provato a consultare il codice della strada su qualsiasi argomento? Credi di aver letto tutto, ma poi scopri che c'è stata una modifica, trovi la modifica e poi scopri che ce n'è stata un'altra, e così via; e infine ti devi ricostruire lo stato attuale della normativa, cercando d'identificare cosa c'è di ancora valido nel testo originale
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