Norvegia, arrivano le autostrade per le due ruote
Ad Oslo hanno varato un piano per costruire ciclabili a due corsie destinate a collegare il centro delle grandi città con l'hinterland. L'obiettivo è quello di aiutare i pendolari ad arrivare in orario sul luogo di lavoro anche usando mezzi ecologici
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Autostrade dedicate
La Norvegia punta sulle due ruote varando un ambizioso piano di potenziamento della rete stradale per realizzare delle autostrade a scorrimento veloce dedicate esclusivmaente alle biciclette (elettriche e non). L'obiettivo dichiarato è quello di permettere ai pendolari green di muoversi velocemente attraverso percorsi dove chi viaggia in corsia di sorpasso possa pedalare a medie vicine ai 40 chilometri l'ora arrivando a destinazione senza fermarsi ai semafori (dove possibile) e senza dover condividere la strada con i mezzi a quattroruote. E a chi obietta il tropp ofreddo, il rischio di strade ghiacciate e dislivelli da “tappone ciclistico” l'organizzatore del Congresso per il Ciclismo invernale spiega: "La ricetta è semplice: basta curare bene le strade e il gioco è fatto. Il numero di ciclisti che appende la bici al chiodo nella brutta stagione a Oulu, per esempio, è minimo anche se nevica 100 giorni l'anno e la temperatura scende spesso a meno 20". Se il progetto andrà in porto, la Norvegia si aspetta di aumentare il numero di ciclisti nel suo paese e arrivare a quota 20% (ora è al 5%) e superare così Danimarca (17%) e la vicina Svezia (12%).
La Norvegia punta sulle due ruote varando un ambizioso piano di potenziamento della rete stradale per realizzare delle autostrade a scorrimento veloce dedicate esclusivmaente alle biciclette (elettriche e non). L'obiettivo dichiarato è quello di permettere ai pendolari green di muoversi velocemente attraverso percorsi dove chi viaggia in corsia di sorpasso possa pedalare a medie vicine ai 40 chilometri l'ora arrivando a destinazione senza fermarsi ai semafori (dove possibile) e senza dover condividere la strada con i mezzi a quattroruote. E a chi obietta il tropp ofreddo, il rischio di strade ghiacciate e dislivelli da “tappone ciclistico” l'organizzatore del Congresso per il Ciclismo invernale spiega: "La ricetta è semplice: basta curare bene le strade e il gioco è fatto. Il numero di ciclisti che appende la bici al chiodo nella brutta stagione a Oulu, per esempio, è minimo anche se nevica 100 giorni l'anno e la temperatura scende spesso a meno 20". Se il progetto andrà in porto, la Norvegia si aspetta di aumentare il numero di ciclisti nel suo paese e arrivare a quota 20% (ora è al 5%) e superare così Danimarca (17%) e la vicina Svezia (12%).
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