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Noemi Carrozza un'altra vittima dell'asfalto

Noemi Carrozza, stella del nuoto sincronizzato, potrebbe essere l’ennesima vittima delle pessime condizioni delle strade romane. Morta dopo aver perso il controllo dello scooter, la sincronetta azzurra procedeva – secondo i testimoni – a bassa velocità. Ora si indaga con accertamenti e perizie, ma non si tratta purtroppo di un caso isolato
Un’altra vittima dell’asfalto
Morta lo scorso venerdì a  seguito dell’incidente stradale avvenuto nei pressi di Ostia, Noemi Carrozza potrebbe esssere l’ennesima vittima delle dissestate strade romane. 20 anni, sincronetta azzurra tra le più apprezzate e promettenti, Noemi  ha perso il controllo dello scooter in Via Cristoforo Colombo, sbandando e schiantandosi contro uno degli alberi che costeggiano la carreggiata. Ora si indaga sulle circostanze della tragedia con accertamenti per verificare le condizioni dell’asfalto: l’incidente potrebbe infatti essere stato causato da una buca o dalle radici degli alberi. “È morta per colpa delle radici – ha detto la madre Silvia in un’intervista al Messaggero -  Un paio di testimoni l’hanno vista sbandare dopo aver preso le radici della Colombo. Ha perso il controllo della moto ed è finita contro l’albero. Andava piano - ha aggiunto - mi hanno detto che non superava i 60 km/h”.
Se gli accertamenti ora in atto confermassero la testimonianza, si tratterebbe, purtroppo, di un’ulteriore conferma delle pessime condizione in cui versano le strade della Capitale. Solo un mese fa, in via Ostriense, a causa di una buca moriva in sella alla sua moto Elena Aubry, un’altra ragazza 26enne: anche in quel caso, i testimoni avevano dichiarato di aver visto la ragazza procedere a velocità moderata e perdere improvvisamente il controllo del mezzo, schiantandosi poi contro il guard rail. Una conferma della quale si sarebbe fatto volentieri a meno e che anzi aggrava ulteriormente una già gravisima situazione alla quale la politica sembra non voler porre rimedio: tra il ““Piano Marshall” della sindaca Raggi, le polemiche sollevate dagli assessori e e dagli addetti, i ritardi e  la lentezza nell’assegnazione delle gare necessarie a dare il via ai lavori, i motociclisti della capitale – e non solo a dirla tutta – rischiano ogni giorno la vita per colpa di una radice che spunta dall’asfalto o di una buca mai sistemata. Ne parliamo anche sul numero ora in edicola con un’inchiesta che riguarda le condizioni stradali delle principali città italiane.
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